Avete mai pensato di registrare il vostro nome per essere unici al mondo ed evitare che altri lo possano utilizzare? Un po’ quello che aveva in testa Oscar Wilde nel 1895 quando scrisse ‘L’importanza di chiamarsi Ernesto‘. Oggi potremmo invece sottolineare ‘L’importanza di chiamarsi Kylie’.
Andiamo con ordine: la piccola Jenner ha deciso di proteggere con il copyright il proprio nome di battesimo, facendo una richiesta formale al “U.S. Patent and Trademark Office“. E già tutto ciò per noi comuni mortali suona alquanto strano. Ma, la signorina in questione afferma che mai avrebbe pensato che qualcuno le potesse negare questo diritto! A noi, sempre comune mortali verrebbe già da ridere invece la cosa si fa seria perché a negarle il ‘diritto’, come lo definisce la stessa Jenner è un’altra regina dello showbiz: la sua omonima australiana Kylie Minogue. All’interprete di “Can’t get you out of my head” non piace avere qualcosa a che spartire con la piccola Jenner. Anche perché, diciamolo, si chiamava Kylie l’album con cui ha esordito nel 1988 e ha venduto ben 7 milioni di copie.
Ma cosa scatena la cantante che ha già dato mandato al suo avvocato di procedere legalmente? Nella relazione si legge che non vuole essere in alcun modo associata ad “un personaggio secondario di Keeping Up with the Kardashians” e con un tale “esibizionismo fotografico” sui social. Kylie (Minogue si intende) non ha digerito il servizio fotografico per Interview Magazine in cui la giovane Jenner posa su una sedia a rotelle, un servizio che le è costato le critiche di diverse associazioni per disabili.
Sarà solo questa la motivazione?
E voi da che ‘Kylie’ state?