L’ansia è una condizione comune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto le donne. Questo stato d’animo, che è curabile attraverso la terapia, i farmaci o modifiche dello stile di vita, può manifestarsi in diversi modi, come nervosismo e irrequietezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità e disturbi del sonno. A volte può accadere che la nostra ansia possa avere un impatto sulle persone che ci circondano, in particolare sui figli. Cosa succede in questi casi?

L’impatto dell’ansia sui figli

I bambini sono creature sensibili che imparano osservando e interagendo con le persone che hanno intorno. Di conseguenza quando i loro genitori soffrono di ansia, i figli possono subirne le conseguenze. Ad esempio c’è la possibilità che sviluppino anch’essi ansia o altri problemi di salute mentale, o avere problemi di comportamento o ancora problemi di attaccamento.

Come i bambini manifestano l’ansia

I bambini non esprimono l’ansia allo stesso modo degli adulti. I sintomi fisici sono i più comuni: ad esempio un frequente mal di stomaco in un bambino potrebbe essere un segnale dell’ansia. Allo stesso modo, un bambino irritabile o ipersensibile potrebbe avere problemi legati a questo tipo di emozione, così come un disturbo del sonno. Spesso un genitore si rende conto che c’è qualcosa che non va quando il figlio si rifiuta di andare a scuola o di frequentare gli amici. Ciò che è importante è riconoscere questi segnali, perché l’ansia può avere conseguenze importanti sui minori.

Problemi legati all’ansia dei genitori

I bambini esposti a livelli elevati di ansia genitoriale hanno, infatti, maggiori probabilità di sviluppare ansia, depressione e altri problemi di salute mentale. Possono, inoltre, avere maggiori probabilità di sperimentare problemi di comportamento, come aggressività, ritiro sociale e difficoltà scolastiche. E infine, questa emozione può interferire con la capacità dei genitori di formare legami sicuri e sani con i loro figli. Questo può portare a problemi di attaccamento, che possono avere effetti duraturi sullo sviluppo sociale ed emotivo del bambino.

Come i genitori possono aiutare i figli

È bene sapere che i genitori ansiosi possono aiutare i loro figli. Innanzitutto l’adulto è il primo che deve riconoscere e gestire la propria problematica, per poi poter comunicare apertamente con i figli. Il secondo passo è quello di creare un ambiente domestico sicuro e stabile, dove insegnare ai più giovani come gestire lo stress. Infine, sarebbe opportuno fornire al minore un aiuto professionale.

Consapevolezza, dialogo e aiuto professionale

Come detto, il primo passo per aiutare i propri figli è prendersi cura di se stessi. Questo significa cercare un aiuto professionale, se necessario. I genitori possono anche imparare meccanismi come la respirazione profonda e la mindfulness per gestire queste emozioni. Anche i bambini devono capire l’ansia e come può influenzare i loro genitori. I genitori dovrebbero, quindi, parlare apertamente con i loro figli dell’ansia in modo appropriato all’età. Per aiutarli nel dialogo è opportuno creare un ambiente domestico sicuro e stabile stabilendo routine, fornendo disciplina coerente e mostrando affetto e supporto ai propri figli. Infine, se un bambino mostra segni di ansia o altri problemi di salute mentale, è importante cercare un aiuto professionale. Un terapista può fornire al bambino il supporto e la guida di cui ha bisogno.