La media del pollo non é un’invenzione statistica. Per ogni single disperata e affamata d’amore, esiste al mondo almeno un corrispettivo di donna-sempre-in-coppia, una di quelle che hanno il fidanzato di default, che sole più di un mese non ci sanno stare (e di fatto non ci stanno mai), che hanno avuto almeno una dozzina di grandi amori, più tutta una serie di storie e storielle collaterali, nel frattempo, tanto per gradire. Che é come mangiare ottime patate al forno fra un morso e l’altro al fatidico pollo: a chi non va? A queste donne – che siate voi, la vostra migliore amica o l’invidiata conoscente – dedichiamo oggi i nostri pensieri. Cominciando col dirvi che le fanciulle con Cupido nella pochette si dividono fondamentalmente in due categorie:
Le donne innamorate dell’amore…
Chiusa una porta si apre un portone. O forse una porticina piccola, ma che affaccia sul mare, che ci si passa uguale ed è anche carina. La filosofia delle fanciulle col cuore sempre aperto sembra proprio essere questa, e un po’ é da invidiare. Io almeno “invidio” quelle donne che quando chiudono una relazione non perdono mesi di vita a dimagrire e masticare kleenex, che non si tumulano in casa a guardare film idioti sull’amore, quelle che risparmiano alle amiche pianti biblici al telefono (e si risparmiano un centinaio di euro extra di bolletta: meglio investirli in scarpe sexy per il prossimo appuntamento). Quelle insomma che, finita una storia, se ne fanno una ragione, si danno un tono e gettano paure e ansie dalla finestra, assieme ai maglioncini dell’ex
La caratteristica di queste donne non è, come si potrebbe pensare, la leggerezza dei sentimenti. Al contrario, é la consistenza. Loro, all’amore, ci credono così tanto, che non riescono a smettere di darne. Questa apertura senza condizioni, unita alla loro geniale interpretazione della vita (l’amore eterno forse esiste, ma inutile aspettarlo o compiangerlo in eterno) le pone nella condizione ideale per colpire un uomo.
Aspettative più basse, entusiasmo e slancio, un po’ di follia e nessun rimpianto: chi non resterebbe affascinato da tanto travolgente trasporto? E così le innamorate dell’amore si gettano a cuore spalancato verso la vita, che vivono con intensità, senza pregiudizi nè ingombranti fobie. E di storia in storia crescono, imparano, conoscono. E se le maligne dietro le appellano in malo modo, loro alzano le spalle, mordono la coscia di pollo, e schioccano un romantico bacio sulla guancia del moroso in corso…
…e quelle terrorizzate dal vuoto
A volte capita però che la voglia d’amare si confonda con una bulimia d’amore. Roba che il pollo scompare dal piatto, con tanto di patatine, ossa e carta stagnola. Perchè se é vero che essere sempre aperte all’amore é una ricchezza, non saper mai stare sole e vivere proiettate sul mito della coppia a tutti i costi é, al contrario, il sintomo di una fame insaziabile. Una vera e propria paura del vuoto, alimentata da un modello femminile vecchio secoli e mai scalfito, per cui una donna é completa solo se é una metà. Di questo stato di menomazione soffrono donne affermate e in carriera, come quelle che hanno giurato fedeltà alle fiabe Disney, tutte unite sotto lo stesso febbricitante stato abbandonico che le fa urlare all’amore come al 118, senza guardare in faccia nessuno, men che mai il nuovo uomo su cui si gettano. E più vengono mollate e più loro si buttano, in storie – ma molto più spesso in letti – poco ospitali, col primo che capita, spesso un’idiota che usa male le parole, quando va bene uno che non sanno neanche valutare. A queste fanciulle che mangiano senza masticare, consigliamo col cuore un periodo di depurazione. Per scoprire che la solitudine non é tunnel da arredare, ma a volte è solo un modo di guardarsi allo specchio e dirsi: caspita, sono da sola eppure sono tutta intera!