Digital chemistry. Algorithmic love. Textlationship. Lavender Marriage. Sono le nuove parole dell’amore nate nell’era dei social network, delle app di dating e dell’innovazione tecnologica. Il linguaggio dell’amore evolve continuamente ed è sempre influenzato da fattori come i contesti sociali, economici e culturali, ai quali si adatta. Ne sono la prova le nuove parole del sesso, le nuove espressioni, ma anche i nuovi significati attribuiti a termini comuni.
Tra neologismi e nuovi significati
A indagare le nuove parole dell’amore sono stati, in occasione delle giornate di San Valentino e di San Faustino, che si celebrano rispettivamente il 14 e il 15 febbraio, gli esperti linguistici di Babbel, l’app che promuove la comprensione reciproca attraverso le lingue. Gli esperti si sono concentrati sia sui neologismi sia sulle parole che hanno acquisito nuovi significati all’interno delle relazioni affettive, passando per i termini più utilizzati anche quando l’amore finisce.
Le parole dell’amore: Digital chemistry
Tra le espressioni più usate nell’era dell’iinnovazione tecnologica c’è Digital chemistry, che indica la connessione intellettuale ed emotiva che si instaura tra due persone attraverso mezzi digitali come le app di incontri, i messaggi e le videochiamate.
L’amore ai tempi dell’algoritmo
E sempre in ambito incontri online, molto usata è anche l’espressione Algorithmic love. Come lascia intendere la parola “algoritmo”, questo modo di dire è legato al dating online e alle nuove possibilità di incontri e nuovi amori favoriti dall’intelligenza artificiale. Gli algoritmi, infatti, grazie all’analisi delle preferenze degli utenti, sono in grado di proporre sulle appositi app e siti di incontri partner considerati altamente compatibili. Inoltre, gli strumenti di intelligenza artificiale aiutano a curare il proprio profilo o interagire con le altre persone.
Le parole dell’amore: Textlationship
Se stai chiedendo che cosa significhi la parola Textlationship, è nata dall’unione di “text” e “relationship” e indica una relazione che sussiste principalmente attraverso lo scambio di messaggi di testo o tramite comunicazione digitale. Si tratta, quindi, di una relazione senza interazioni fisiche.
Il matrimonio alla lavanda
Tra le nuove parole dell’amore c’è anche l’espressione Lavender Marriage, che molti Gen Z stanno utilizzando sui social per cercare potenziali partner. Si tratta di un modo di dire che indica un matrimonio di convenienza, spesso nato in contesti dove le pressioni sociali o culturali rendono difficile vivere apertamente la propria identità sessuale. L’obiettivo di queste unioni è “adeguarsi” alle aspettative sociali e familiari, oltre che garantirsi opportunità lavorative in società altamente discriminatorie.
Un po’ come facevano i divi di Hollywood dagli anni Venti ai Cinquanta, quando per nascondere il proprio orientamento sessuale e continuare a lavorare si sposavano con altre star. Lo fece, per esempio, il bellissimo Rock Hudson, quando sposò la sua agente Phyllis Gates. Il riferimento alla lavanda è legato al fatto che questo colore storicamente è associato alla comunità Lgbtqia+.
Le parole dell’amore: Fleabagging
Fleabagging è, invece, una parola che indica la tendenza a innamorarsi continuamente di partner sbagliati e “tossici”. Da qui un senso di insoddisfazione e frustrazione. Il nome nasce con un riferimento allo show televisivo Fleabag, letteralmente “sacco di pulci”, una commedia drammatica dove la protagonista passa da una relazione disastrosa a un’altra senza mai trovare la persona giusta.
Come ci si lascia
Resta un classico senza tempo l’espressione “dare un due di picche”, per indicare un rifiuto. Modi di dire con lo stesso significato si ritrovano anche in altre lingue: in tedesco si “dà un cesto” (“Den Korb geben”) per indicare il gesto di buttare qualcosa in un cestino; in spagnolo si “danno delle zucche” (“Dar calabazas”) per riferirsi all’inutilità di una zucca vuota.
In francese si “riceve un rastrello” (“Recevoir un râteau”), un’immagine chiara che collega il dolore di un rifiuto a quello di essere colpiti da questo strumento. L’innovazione tecnologica ha poi introdotto l’espressione “left on read”, “lasciato in lettura”, che descrive la situazione in cui un messaggio viene letto ma non riceve risposta, segnalando un rifiuto implicito o una mancanza di interesse.
Le parole dell’amore: Cookie-jarring
Tra le altre parole dell’amore c’è Cookie-jarring, che indica l’atto di tenere qualcuno in attesa o in stand-by mentre si coltivano attivamente altri interessi amorosi. Letteralmente fa riferimento alla scatola di biscotti, al prendere un biscotto e tenere gli altri “nel barattolo” finché necessario.
Un significato simile ha anche il concetto di “benching”, cioè il coinvolgere una persona solo con contatti sporadici, tenendola praticamente in panchina.
Tra Slow fade e Ghosting
Tra le altre parole da conoscere c’è Slow fade, un metodo per porre fine a una relazione in modo graduale, riducendo progressivamente gli scambi comunicativi e il tempo trascorso con l’altra persona. Si differenzia dal ghosting, dove la persona sparisce improvvisamente.
Breadcrumbing indica, invece il mandare a qualcuno molti messaggi, flirtare e fare progetti, senza però portarli mai a compimento. L’obiettivo, consapevole o meno, è quello di spargere “briciole di attenzione” (da “breadcrumbs”, le “briciole di pane” in inglese) per mantenere l’interesse dell’altra persona senza però impegnarsi sul serio o offrire reali prospettive.
Le parole dell’amore: AI-Assisted Breakup
Infine, c’è l’espressione AI-Assisted Breakup: con la diffusione dell’intelligenza artificiale, alcune persone hanno iniziato a utilizzare chatbot o strumenti di IA per essere assistite nella comunicazione durante una rottura. Ad esempio, ChatGPT viene usato per formulare messaggi di separazione.