Quando si parla dell’essere innamorati si pensa subito a un’altra persona. Ma forse è il momento di tirare fuori un po’ di sano egoismo e dedicare almeno un po’ del grande amore che riusciamo a provare per un altro essere umano (più o meno) meritevole anche verso noi stesse, visto che volersi bene 1) per me è IL fattore (oltre al “fato”) per far innamorare qualcuno (il sorriso è sempre una delle più “devastanti” armi di seduzione) e 2) aiuta vivere una storia d’amore FELICE (si parla così tanto di problemi di coppia e così poco di felicità che è quasi… strano).Ma la mia è solo esperienza sul campo: quindi ho chiesto alla nostra Giuliana Proietti un parere più scientifico. E anche se l’amore di scientifico ha ben poco perché “nasce da un gioco di sguardi, di misteri, di seduzione” Giuliana conferma che “se una persona ha poca autostima e non si valorizza, influenzando negativamente le risposte e le aspettative degli altri, è difficile che possa scattare la scintilla”. Di conseguenza, avere fiducia in sé stesse renderà la cosa molto più probabile.
E in coppia? L’amore per sé stessi “spinge a trovare nella propria interiorità stimoli e risorse per affrontare le (inevitabili, ahimè) battaglie della vita di coppia, stimolando anche il partner”, dice Giuliana (e, dico io, aiuta a non essere fidanzato/marito-dipendenti!). Bisogna solo fare attenzione a non esagerare: rimirarsi troppo nello specchio delle mie brame potrebbe rendere difficile “vedere il partner come una persona che va compresa, talvolta sostenuta, molte volte perdonata” e creare una relazione in cui ci sono solo “io, io, io”.
Ok, quindi se ci si vuole bene sembra che avere una vita sentimentale felice sia non dico facile, ma un po’ meno difficile. La cosa veramente difficile, a questo punto (la fregatura c’è sempre) è imparare ad innamorarsi di sé stesse, perché non c’è “un metodo”: come spiega Giuliana “si tratta piuttosto di un percorso, costellato di molte tappe e di molti successi ed insuccessi.”
“Il segreto è imparare dall’esperienza, considerando gli errori come i propri maestri di vita e valorizzando i propri successi”. E, cosa fondamentale: “non aspirare, né desiderare, la perfezione”.
Insomma, ognuno deve amarsi a modo suo e così com’è.
Per rendere piacevole questo percorso io faccio – e ho fatto, soprattutto quando sono uscita dall’ultima storia importante e ho conosciuto Lui – così. CONTINUA A LEGGERE >>