È test-mania, soprattutto se si tratta di capire qual è la propria “personalità amorosa”. La conferma arriva da Loveprint Test, diventato virale online. Basti pensare che in un mese ha totalizzato 200mila clic da parte di persone interessate, incuriosite o alla ricerca di risposte su se stesse e il proprio comportamento in questioni di cuore. Si tratta soprattutto di giovani della Gen Z. Ma perché piace tanto? E soprattutto: è una novità o un “remake” dei vecchi test dei magazine (Cioè, tanto per farne un nome noto agli over 40!), tanto di moda negli anni ’80 e ’90?

Che cos’è il Loveprint Test e perché è così virale

«Scoprirò chi sono in amore e imparerò cosa voglio e cosa non voglio». L’obiettivo del Loveprint Test è chiaro e lo si legge non appena si accede al sito di Nectar, il canale dedicato alle relazioni amorose dell’azienda di media digitali Jebilee. La sua popolarità è data dai suoi account social come TikTok, YouTube, Instagram e X. È proprio tramite le piattaforme, preferite dai più giovani, che Nectar è diventata famosa grazie al Loveprint Test, lanciato da qualche tempo, ma che solo di recente ha conquistato la Gen Z.

Come funziona il Loveprint Test?

Per capire di cosa si tratta basta accedere al test. Per prima cosa sono richieste alcune informazioni personali, come l’età (da under 20 a over 40), il genere (con la scelta non solo tra maschi e femmine, ma anche tra transgender, gender neutral o fluid, non binary, two spirit, etc.). Viene chiesto anche di indicare il proprio orientamento sessuale (con opzioni che comprendono anche bisexual e pansexual, queer, etc.) e lo stato attuale, ossia se si è impegnati in una relazione o single. Ecco che a questo punto iniziano le domande vere e proprie per inquadrare la personalità.

Quali domande pone il Loveprint Test per capire chi sei in amore

Le prime domande servono a capire quanto si è disposti a dedicare tempo per alimentare il proprio rapporto di coppia o avviare una nuova relazione. Ma si chiede anche quanto si sia inclini a parlare dei propri problemi con un partner o quanta importanza si attribuisce al sesso, o ancora a mantenere un proprio spazio per coltivare hobby e interessi. Ad ogni passaggio le domande mirano a far emergere la propensione a condividere amicizie o passioni con il partner, potenziale o reale, o a far capire a chi si sottopone al test quali siano le sue priorità, quanto tempo ed emozioni sia disposto a investire per la costruzione di un rapporto solido o quanto, piuttosto, preferisca lasciare spazio all’istinto o al colpo di fulmine.

Cosa svela il risultato: le 16 personalità amorose

Alcuni dei quesiti tendono a ripetersi, va detto, ma mirano a confermare un orientamento. Dopo aver scelto le proprie risposte (dall’arancione “sono totalmente d’accordo” al nero “sono completamente in disaccordo, con sfumature intermedie) ecco che viene richiesto l’indirizzo email a cui inviare il risultato, che dovrebbe indicare a quale delle 16 “personalità amorose” si appartiene. Si va dal profilo “AWE” («sei una persona focalizzata sul “noi”. Vedi l’amore come l’unione di due mondi separati. È tutta una questione di crescita personale attraverso la collaborazione. Il tuo approccio include la comunicazione verbale tanto quanto l’intimità fisica»), al “RIEG” («Una persona focalizzata sull'”io”» che «affronta le relazioni con cautela e tiene alla sua indipendenza e privacy»). Ovviamente nel mezzo c’è una gamma di sfumature.

Il Loveprint Test è attendibile?

Nonostante la modalità semplice e veloce (occorrono pochi minuti per completare le 20 domande), il test potrebbe comunque essere affidabile. «Credo che potremmo definirlo un test complesso che riporta diversi esiti possibili. Qualunque sia quello assegnato in base alle risposte fornite, è piuttosto dettagliato, seppure “abbreviabile” nella sigla fornita nella pagina dedicata», commenta la psicoterapeuta, sessuologa, esperta di relazioni di coppia e sex coach Eleonora Sellitto: «Le combinazioni di lettere e, dunque, i potenziali esiti del test, non sono pochi (16). Inoltre, a ciascun risultato è assegnata una nuance di colore», aggiunge l’esperta.

Un ritorno ai test anni ’90 in chiave digitale

Anche se Loveprint Test è in modalità online, agli over 40 sarà riaffiorato il ricordo di test analoghi in versione cartacea, soprattutto su magazine per teenagers come Cioè, quasi fosse un remake: «Per chi è cresciuto facendo crocette su quei giornali, i test di personalità mantengono un notevole grado di astratta affidabilità. La Gen Z, invece, si concentra sul manifestare il proprio futuro ideale. In ogni caso, per chi decide di farlo si attiva un lavoro di autoriflessione e consapevolezza individuale e relazionale – spiega Sellitto – Inoltre il test fa leva sui sentimenti e sulle emozioni a cui tutti desideriamo affidarci e alla speranza di poterle risentire in modo puro e aperto».

Come il Loveprint Test può migliorare le relazioni di coppia

La domanda, però, è: fa meglio ai single o alle coppie? «Credo che per una coppia sia un’ottima opportunità per aprire una conversazione su cosa significhino le categorie nelle quali poi si viene inseriti o quanto siano adatte alla propria relazione. Il test potrebbe persino aprire la strada a una migliore comprensione di ciò di cui ognuno ha bisogno dal proprio partner per sentirsi al meglio, più accudito e realizzato», sottolinea la sex coach.

Coppie: meglio personalità affini o opposte?

Nel frattempo sorge un altro dubbio: i partner che dovessero scoprire di essere molto diversi tra loro, in quanto a personalità amorosa, potrebbero continuare a vivere serenamente la loro relazione? Insomma, meglio affini o complementari? «Avere risultati diversi nel test non è un brutto segno, anzi è un’opportunità per stimolare un confronto e comprendere i diversi linguaggi dell’amore – conferma la sessuologa – Inoltre le diversità, se vissute come una opportunità, portano accrescimento nella coppia. Uno dei miei detti rivisitati è: “Chi si somiglia si piglia, ma chi è diverso si sceglie”».