Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a [email protected]
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Cara Chiara, ho bisogno del tuo aiuto perché lui mi sta facendo impazzire. Ho conosciuto questo ragazzo mesi fa, durante uno stage presso un’azienda: all’inizio sembrava andasse tutto bene, facevamo lunghe chiacchierate, ci scambiavamo messaggi vocali. Poi, qualche settimana fa, mi scrive per chiedermi come fosse andata la giornata: gli rispondo ma… il nulla. Quel giorno e quelli dopo. Sparito, e non ne so il motivo. Lui mi piace molto, ma adesso non so come comportarmi quando lo incontrerò in azienda visto che, dopo lo stage, siamo stati assunti entrambi. (G.)
Cara G., in questo periodo storico intossicato dagli schermi, quello che prima ci rendeva vivi si sta consumando: il contatto, l’incidente tra due sguardi, essere mano per toccare una guancia, per dirla con Shakespeare. Non dimentichiamoci che tutto parte da lì e che da lì dovrebbe passare. Tu e il lui-scomparso lavorate nella stessa azienda: benissimo. Allora perché non parlarvi? Senza cedere alle lusinghe dell’imbarazzo, l’unica strada per delineare la fine o meno, ma soprattutto il perché, di questa frequentazione telematica è il confronto. Se senti questa possibilità come un azzardo, puoi sempre sondare il terreno con morbidezza: salutarlo, parlarci del più e del meno, osservarlo. Ma io ti invito a cercare (e a trovare) l’incoscienza e il coraggio di rompere gli schemi. Rompere gli schermi. E andare a vedere se a quel punto rimane e comincia qualcosa che possa davvero riguardare la persona che, oltre a quegli schemi e dietro a quegli schermi, sei.
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Chiara Gamberale è scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. Il suo ultimo libro è Il grembo paterno (Feltrinelli)