Il tuo compagno ha perso il lavoro? Come aiutarlo senza mandare in crisi la coppia

In un’Italia che sta tentando di risollevarsi dalla profonda crisi che l’ha colpita negli ultimi anni, non è poi così insolito sentire un uomo, magari sopra la quarantina, lamentarsi di aver perso improvvisamente il proprio lavoro. E se noi donne abbiamo ormai imparato ad incassare il colpo forse più abituate da una storia che ci vede guadagnare con fatica da sempre il nostro posto nel mondo dell’occupazione, gli uomini, dal canto loro, spesso vivono un licenziamento come una questione legata alle proprie “in-capacità” e percepiscono la repentina e talvolta immotivata assenza del lavoro come un fallimento personale senza precedenti. Ma cosa fare, allora, se a perdere il lavoro è proprio il nostro compagno? Come prevenire o superare la crisi indotta da quel senso di frustrazione e profonda depressione che il nostro lui sta provando?

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Non sottovalutate la comunicazione

Parlate con lui, lasciate che si sfoghi e cercate di individuare tutte quelle situazioni o argomenti che gli causano tensione in modo da affrontarle costruttivamente o, in certi casi, evitarle per non infierire. Lasciate che in questo periodo sia lui la vostra priorità, passate del tempo insieme, abbracciatelo spesso, comunicategli il vostro amore: ora più che mai ha bisogno di sentirsi apprezzato e valorizzato come uomo e come compagno di vita.

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Il suo lavoro, la sua virilità

Molti uomini definiscono la propria virilità in base alla posizione lavorativa, pertanto, nel momento in cui la loro carriera subisce un qualsiasi tipo di arresto, iniziano a sentirsi “meno uomini” anche in altre aree della propria vita. Cominciano a pensare di non valere abbastanza, di non meritare la propria donna (soprattutto se ha una carriera) e subentrano depressione e paranoie che portano inevitabilmente a una rottura nella coppia.

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Ricordategli, dunque, che il suo valore non è determinato dal suo lavoro e che il suo essere uomo non si misura con il denaro o con il parere degli altri. Infine coinvolgetelo nelle faccende di casa che necessitano di un supporto maschile, come riparare un rubinetto che perde, sistemare lo scarico intasato, appendere una mensola o aggiustare quel dannato elettrodomestico che fa le bizze da mesi: si sentirà improvvisamente di nuovo prezioso e la sua autostima subirà una sicura impennata.

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Incoraggiatelo a esplorare nuovi interessi

Un licenziamento è anche l’occasione per provare altre opzioni prima accantonate per mancanza di tempo o di opportunità. Invitatelo a scrivere quel libro rimasto da sempre nel cassetto, ad avviare un’attività propria, a tentare nuove strade finora lasciate inesplorate perché in attesa del posto fisso dietro a una scrivania. Ora ha il tempo e la flessibilità per tracciare un nuovo percorso di carriera, per seguire le proprie passioni e ampliare determinate conoscenze: invogliatelo a farlo e mostrate anche un tantinello di “invidia” per questa sua nuova opportunità.

Rivalutate le vostre finanze in modo creativo

Ovviamente il denaro è una delle principali preoccupazioni quando si perde un posto di lavoro, ma cercate di non fargli pesare questo periodo di ristrettezze come se fosse una sua colpa, al contrario, approfittatene per risparmiare in modo creativo e divertente. Se l’abbonamento in palestra è diventato un extra che non ci si può più permettere, pazienza, vorrà dire che impiegherete il vostro tempo libero a fare delle lunghe passeggiate insieme nel parco, dei rigeneranti giri in bicicletta (propria o affittata grazie al bike sharing) in centro e delle interessanti visite ai musei della città ogni prima domenica del mese (quando molte gallerie vengono aperte al pubblico). Limitate qualche uscita al ristorante a favore di una cenetta romantica in casa, magari a lume di candela e con menù a sorpresa, e optate per un dopocena galante che, in un locale, sarebbe stato sicuramente da rimandare.

Coinvolgetelo nei lavori domestici

Fortunatamente ai nostri giorni non esiste più la distinzione dei ruoli tra i generi, così sempre più spesso si sente parlare di uomini casalinghi impegnati con soddisfazione nei lavori domestici e di donne in carriera che non saprebbero cuocere un uovo al tegamino. Responsabilizzate, anche voi, il vostro uomo all’interno delle quattro mura che vi uniscono: lasciate, dunque, che si occupi della casa, della manutenzione del giardino, dei figli, della spesa e di tutto quel lavoro extra che di solito vi sobbarcate voi una volta uscite dall’ufficio. Chi lo sa, magari scopre che la cucina è una sua grande passione mai coltivata, che il suo pollice verde andava solo settato meglio e che si sente appagato dal fatto che finalmente riesce a dedicare ai bambini il tempo che meritano.

Infine, un ultimo consiglio, siate un po’ psicologhe e molto comprensive con lui, ma non trattatelo “da malato”. Stimolatelo a cercare la sua nuova strada e a percorrerla senza indugio, a rinnovarsi e a mettersi di nuovo in gioco senza piangersi troppo addosso: la vita è ricca di opportunità e tutti noi siamo stati dotati per coglierle al volo, basta solo volerlo.