Il giorno delle nozze si avvicina. I preparativi fremono. E il timore di toppare in qualcosa è sempre più forte. Insomma, le notti delle giovani spose sono attanagliate dagli incubi in merito a segnaposti di colori inopportuni o di tavoli dislocati in opposizione ai più elementari principi del Feng Shui. Allora, molte finiscono per interrogarsi sulle scellerate scelte editoriali della Bignami, che ha pensato a sintentiche guide per affrontare ogni sorta di materia possibile ma non la più insidiosa, l’organizzazione del matrimonio.
Non tutto è perduto, future spose. Pianetadonna ha pensato di colmare questa lacuna culturale e ha affidato a questa pagina il galateo del perfetto matrimonio in pillole.
Inviti. Come li compilo?
Pile e pile di buste di un bel cartoncino color avorio. Tutte da riempire. E da spedire. Soprattutto da indirizzare a tutti gli invitati. Non si poteva mandare una mail? – si chiederanno molte.
Niente panico. Le regole per l’invito perfetto sono poche e semplici. Prima di ogni altra cosa, ricordate che gli inviti vanno sempre imbustati, anche quando le vostre partecipazioni prevedono una busta. L’indirizzo e il destinatario vanno apposti su una semplice busta da lettere insieme al francobollo.
Ricordatevi sempre titoli di studio e onoreficienze (inclusi quelli dei pensionati di alto rango) che devono sempre precedere il nome. Anche quando l’invito è indirizzato a due coniugi. In effetti, le coppie possono creare qualche problema di compilazione. Prendete nota: vanno insieme esclusivamente i nomi delle coppie sposate che utilizzano lo stesso cognome (Es. Luigi e Anna Rossi). In tutti gli altri casi, i nomi di battesimo vanno sulla stessa riga ai due capi opposti della busta.
Se l’invito è rivolto ad un’intera famiglia, all’interno – non sulla busta -, vanno inclusi anche i nomi dei figli. Avere bambini alla vostra cerimonia non vi alletta – e non rientra nel vostro budget di spesa? Nessun problema. La tacita legge dell’invito nuziale richiederebbe esclusivamente di omettere i nomi dei pargoli per non averli, poi, abbarbicati all’edera della sala cerimonie in un tentativo di imitazione di Tarzan. Tuttavia, per evitare fraintendimenti, è opportuno che, insieme alla partecipazione, arrivi alla famiglia-ospite un biglietto con una elegante motivazione, e annesse scuse, per l’assenza degli over 20 ai vostri festeggiamenti.
E l’ex? Dove lo metto?
Invitare o meno gli ex alle proprie nozze è una delle tante spinose questioni da affrontare nell’organizzazione del matrimonio. Molto dipende dal tipo di rapporto che siete riusciti ad instaurare con il vecchio amore. E da quanta simpatia suscita nell’attuale metà della mela. Indubbiamente la decisione di invitare ex fidanzati, o ex compagni, deve essere presa dai futuri sposi all’unanimità. E forse sarebbe da evitare nel caso di seconde nozze, soprattutto quando figurano tra gli ospiti, o tra i testimoni, figli di un precedente matrimonio. Potrebbe mettere questi ultimi in imbarazzo …
Testimone dello sposo e damigella. Cosa gli spetta?
Testimone dello sposo e damigella e/o testimone della sposa sono fondamentali nell’organizzazione del matrimonio – questo almeno dice il galateo. Il testimone di lui dovrebbe preoccuparsi e occuparsi dello sposo da ogni punto di vista. A lui spettano i brindisi, e il coordinamento degli amici di lui nei momenti goliardici. Deve accompagnare lo sposo in chiesa e custodire gelosamente le fedi.
Alla damigella e/o testimone della sposa spetta il ruolo di personal assistent della protagonista dell’evento. In prima linea nei preparativi, precede la sposa nell’ingresso in chiesa e, attenzione!, il velo o l’eventuale strascico è affar suo – così come bouquet ed eventuali cambi di abito.
Ricevere gli ospiti. La strategia.
Mai lasicare niente al caso. Soprattutto il benvenuto agli ospiti che festeggieranno con voi il lieto evento. Quindi sono d’obbligo i segnaposti, e non solo. Accordatevi con maitre e direttore di sala per l’indicazione dei tavoli. Se vi è possibile, cercate di individuare tra gli amici fidati una o due persone che possano aiutarvi a fare gli onori di casa accompagnando gli invitati ai tavoli. E non finisce qui …
Gli ospiti vanno guidati in tutti i momenti importanti della cerimonia. Post-it alla mano, ricordatevi che il primo ballo è degli sposi, o -tutt’al più – della sposa e del padre. Dunque, non fate partire la musica senza che voi e il vostro novello sposo siate pronte a lanciarvi nel più romantico dei valzer. Così vale per il brindisi & il testimone dello sposo, per il momento della giarrettiera e del bouquet. In caso di tempi morti qualcuno degli ospiti potrebbe prendere inziative. Non sarebbe molto carino.
I ringraziamenti
Parola d’ordine tempestività. I ringraziamenti per aver partecipato alle nozze e/o per i regali ricevuti hanno una deadline più ferrea di quella di Cenerentola. Avete infatti tre settimane di tempo per ringraziare di aver preso parte alla vostra festa di fidanzamento. Il giorno delle nozze scatta l’ora X per dire grazie a chi vi ha inviato i regali prima della cerimonia. Potete contare invece su tre mesi di tempo per i regali ricevuti il giorno del matrimonio e su 3 settimane per quelli che vi arriveranno successivamente.
Le parole da spendere in questi casi devono essere semplici e cordiali. Guai far riferimento a somme in denaro che avete ricevuto, e pure vi hanno fatto comodo. Non è cortese …
Tranquille, non dovrete far fronte a tutto questo da sole. C’è pure sempre il futuro sposo …