Tutti sappiamo che esistono delle regole a cui attenersi, soprattutto se si parla di eventi pubblici importanti: c’è un dress code da rispettare, un codice di comportamento altrettanto importante, e perfino un “Bon Ton da Smartphone”. Mai sentito parlarne?
Non puoi avere accesso a un matrimonio 4.0 se non conosci queste essenziali regole! E non stiamo parlando solo dei Royal Wedding, quelli in cui neanche l’ombra di un cellulare è ammessa, figuriamoci l’idea di uno scatto da condividere sui social. Già il matrimonio tra Kate e William, nell’aprile del 2011, aveva visto protagoniste rigidissime regole nell’utilizzo dei telefonini. Poi c’era stata la blindatissima cerimonia tra Pippa Middleton e James Matthews in cui, agli invitati a nozze, era stato proibito l’utilizzo dei telefoni per mantenere la più totale privacy.
Oggi, anche i 600 ospiti vip presenti al matrimonio dell’anno tra il principe Harry e l’ex attrice americana Meghan Markle sono ben consapevoli di non poter neanche pensare di estrarre lo smartphone da pochette o taschino, e non solo durante la cerimonia religiosa nella cappella di St. George al Castello di Windsor, ma anche al più ristretto after-party presso la dimora storica di Frogmore House.
Royal wedding a parte, per tutti gli altri invitati ad un matrimonio di ‘very normal people’ nell’era 4.0, lo smartphone resta uno strumento di condivisione e gioia. A patto di utilizzarlo con discrezione perché, a volte, sono proprio gli eccessi che rendono indispensabili regole e decaloghi.
È per questo motivo che Samsung ha pensato bene di tracciare le 8 regole (le altre due ce le mettiamo noi) per stilare una sorta di galateo dello smartphone ai matrimoni per evitare innanzitutto brutte occhiatacce da parte degli sposi (o peggio, dei loro genitori o dei parenti) e fughe di scatti inopportuni senza il consenso dei protagonisti della festa.
Vediamo allora quali sono i momenti in cui è concesso l’utilizzo dello smartphone e quelli invece in cui è assolutamente proibito.
1. Mai fare foto durante la cerimonia: c’è un fotografo (pagato) per questo. Tieni il telefonino ben riposto in borsa, rigorosamente in modalità ‘aereo’.
2. L’uscita dalla chiesa o dal municipio: è la photo opportunity che tutti aspettano e dove è lecito scattare, perciò tutti gli occhi (e gli smartphone!) puntati sugli sposi.
3. Mentre gli sposi sono impegnati nel cambio abito o nel reportage fotografico, il selfie tra amiche è d’obbligo per far vedere il look e la location ma, appena gli sposi fanno il loro ingresso, è buona educazione smettere con le chat selvagge e iniziare a socializzare.
4. Sì, alla foto del lancio del bouquet; no invece a quello della giarrettiera o al taglio della cravatta, per evitare commenti ironici e a volte pesanti sui social.
5. Smartphone sul tavolo durante il pranzo? Assolutamente vietato: uno scivolone di stile che non si può perdonare a un banchetto nuziale!
6. Scatto libero invece per il taglio della torta, per ottenere foto uniche, da ogni angolazione.
7. Selfie e groufie sono consentiti durante il party ma solo se la situazione si fa goliardica ed include sposi e testimoni, se invece si tratta di balli lenti e romantici è assolutamente vietato rovinare l’atmosfera.
8. After-party: via libera allo scatto del momento più divertente della giornata ma evitate la condivisione…fino al mattino seguente, da sobri.
9. Anche per i video valgono le stesse regole. Il migliore? Il super slow motion al lancio del riso o dei petali non appena finita la cerimonia.
10. In nessun caso sono ammessi post sui social senza il consenso degli sposi, e prima che lo abbiano fatto loro!
E ora non ci resta che gridare… W gli sposi!
A proposito di Samsung Galaxy S9 e S9+
Sono due smartphone che ridefiniscono il modo in cui comunichiamo, condividiamo momenti e ricordi e interagiamo con ciò che ci circonda, anche grazie alle fotocamere (una fronte e una retro) avanzate che consentono di scattare foto perfette in ogni condizione di luce grazie all’obiettivo a doppia apertura focale che si regola in base alla luce, come l’iride dell’occhio umano. I video in super slow-motion sono possibili grazie a un sistema intelligente che rileva i movimenti all’interno di un fotogramma e inizia a registrare automaticamente.