Carissima Chiara, sono un uomo sposato da 25 anni, con due figli ormai adulti e indipendenti. Tempo fa, quando il mio matrimonio si era ormai appiattito, è arrivata, senza che io la cercassi, un’altra donna nella mia vita. Ci siamo innamorati, lasciati e ripresi più volte, ma il vero problema è che quando sto con lei penso alla mia famiglia e viceversa. Mia moglie sa che ho avuto un’amante, ha provato a perdonarmi, ma è tutto in bilico. Devo stare con chi amo veramente o con chi ho amato finora? Avrò rimorsi di coscienza se decidessi di separarmi? Non voglio stare con i piedi in due scarpe, né soffrire e far soffrire. Grazie

Caro amico, non so se sarebbero rimorsi di coscienza quelli che temi ti terrebbero sveglio in una nuova casa, nella tua nuova vita. O se invece non sarebbero rimorsi e basta, non solo per quanto faresti soffrire tua moglie, ma per quanto soffriresti tu, lontano da lei: non a caso mi racconti che quando sei con una pensi all’altra e viceversa… Non mi pare però nemmeno che tu abbia il fisico emotivo predisposto a portare avanti due amori, perché chi ce l’ha dopo un po’ si abitua e non scrive una lettera addolorata come la tua. Che fare? Vuoi provare a chiedere a entrambe di regalarti un mese di tempo, o almeno due settimane, e partire da solo o comunque trovarti un posto dove non sentire nessuna delle due, silenziare le loro rabbie, le loro paure e i loro bisogni, ma ascoltare te? Quello di cui hai più paura, quello di cui hai più bisogno? Credo ve lo meritereste tutti e tre. E con te sia il mio abbraccio stretto.