I vischio si regala di solito a Natale come simbolo di fortuna, amore e protezione. Appeso alla porta di casa è di buon auspicio per i visitatori e la tradizione vuole che gli innamorati si bacino sotto al vischio per tenere lontane difficoltà, tradimenti e cattivi presagi.

Ma quali sono le origini di questa credenza?

La leggenda arriva dal grande freddo. Secondo la mitologia celtica, il vischio era la pianta sacra della dea dell’amore, Frigg. La leggenda di questa divinità è tanto romantica quanto dolorosa. A pensarci bene, anche il vischio è una pianta dalla doppia faccia: se gli innamorati vi si baciano sotto, saranno fortunati e graziati dalla sorte, mentre invece chi non viene baciato sotto il vischio non si sposerà per tutto l’anno successivo.

Dunque, cosa dice la leggenda della dea Frigg? La divinità aveva due figli, Balder e Loki. Il primo era generoso e amato da tutti, mentre invece Loki era invidioso e nutriva sentimenti di odio nei confronti del fratello. Loki voleva uccidere suo fratello ma la dea, scoperto il piano malvagio del figlio, chiese a tutte le creature animali e vegetali di di proteggere il fratello buono. Si dimenticò però della pianta di vischio e Loki la usò per fabbricare una freccia con la quale trafisse il petto di Balder.

La dea Frigg appena vide il cadavere del figlio amato iniziò a piangere e le lacrime si trasformarono in bacche bianche che, per magia, fecero resuscitare Balder. La dea, pazza di gioia, cominciò a baciare chiunque passasse sotto gli alberi dove cresce il vischio (solitamente tigli, olmi e pioppi). Il bacio della dea non era solo un portafortuna, ma anche un onore e una protezione per tutti coloro che lo ricevessero. Chi veniva baciato dalla dea godeva di una lunga vita felice libera da ogni male.

Secondo la tradizione dunque, chiunque si baci sotto il vischio, riceverà protezione eterna dalla dea Frigg e, di conseguenza, avrà la consapevolezza che l’amore sconfigge anche la morte.

Oltre la leggenda

Alla fine del diciottesimo secolo i britannici cominciarono ad appendere il vischio sulle porte delle case come celebrazione del Natale. E’ dunque a loro che dobbiamo il riconoscimento di questa tradizione: prima di allora, la leggenda della dea Frigg era stata solo raccontata ma nessuno aveva mai pensato di appendere il vischio come portafortuna sulle porte durante il periodo natalizio. Oggi, i romantici di tutto il mondo occidentale usano questa scusa per dichiararsi al loro amore segreto, oppure per sugellare un patto d’amore fra neo sposi o giovani amanti.

Nel mondo delle erbe mediche e delle cure omeopatiche il vischio viene ancora visto come una pianta curativa dalle proprietà benefiche: si dice che preservi dai raffreddori invernali e che renda le ossa forti. Inoltre, il vischio pestato insieme al timo e alla pianta di belladonna si dice che sia un ottimo rimedio contro il mal di testa, se appoggiato sulla fronte. In realtà sono pochissime le prove che questa pianta possa davvero curare le malattie, ma per chi crede nel potere della medicina non tradizionale, è un vero toccasana.