Sembra che questa sia in assoluto la generazione che fa meno l’amore. A mancare è il tempo, l’occasione e forse persino la passione stessa, una scintilla che non riguarda solo l’altro ma principalmente noi stessi. Viviamo una vita asettica, decisamente lontani dalla terra. Per la maggior parte di noi la quotidianità è chiusa in una bolla fatta di un solido tran tran ben organizzato fra lavoro e impegni familiari.

Per l’amore e il sesso c’è poco tempo, e poca voglia. Ci scompiglia una chat dal contenuto bollente, ma spesso la lasciamo lì: viviamo relazioni virtuali. Siamo la generazione che ha smesso di fare l’amore e forse gli esperti non avrebbero potuto prevedere nemmeno con la più fervida immaginazione: la scomparsa del desiderio. Se non è del tutto defunto, il desiderio è in ferie e allora come richiamarlo all’ordine prima che sia troppo tardi?

I nemici del sesso felice

Una vita sessuale appagante non è un fatto scontato, anzi a volte è necessario combattere. Contro chi? Spesso persino contro noi stessi, perché nel tram tran del quotidiano finiamo per perderci nella routine delle cose da fare e smettiamo di darci attenzione.

Spalmiamo di creme il nostro corpo, usiamo specchio e bilancia come metro di giudizio, ci tocchiamo (e manipoliamo), ma… abbiamo smesso di coccolarci e sentire le nostre emozioni.

Calo del desiderio: cause e strategie

Non aver voglia di fare l’amore è generazionale? Già una ricerca del 2016 metteva in evidenza quello che anni fa sarebbe stato motivo di sconcerto: chi è nato dagli anni Novanta è interessato al sesso poco o nulla. A evidenziarlo uno studio condotto da Jean Twenge, psicologa di origine statunitense, pubblicato dalla rivista scientifica Archives of Sexual Behavior. I dati riportati sul Washington Post spiegano che negli ultimi trent’anni è raddoppiata la percentuale di giovani adulti, fra 20 e 24 anni, che “young adults” – ovvero persone di età compresa tra i 20 e i 24 anni – che non hanno una vita sessuale. Le ragioni dietro alla caduta del desiderio disegnano uno scenario complesso.

Quanto usi lo smartphone?

Sì, nel crollo del desiderio è implicata anche lei, la tecnologia. La usiamo in mille modi, per giocare, leggere (poco, visti i dati su lettura e italiani), chattare e in una parola, come passatempo. Questo ha diverse conseguenze sullo stile di vita della nostra vita. Se chi è in coppia si perde per ore nella navigazione salvo poi addormentarsi fianco a fianco con una laconica buona notte su schermo, anche per i single la situazione non è delle più rosee. Rispetto al passato i nuovi incontri via internet aumentano in maniera esponenziale. La rete facilita (apparentemente) l’approccio e cerca di aiutare la futura felicità coniugale proponendo nuove amicizie sulla base di profili simili al nostro.

Spesso la tendenza è scrivere e parlare per ore, per non dire settimane intere, e rimandare l’incontro dal vivo. Scompare la fisicità, quel bisogno irrefrenabile di toccare e essere toccati. Quanto eserciti nella vita di ogni giorno il tuo istinto, quella piccola voce che nasce da dentro? Quanto ti permetti di ascoltare e essere guidata dalle emozioni, dagli odori di pelle, dai messaggi non verbali veicolati dal corpo? In quei sette secondi che la scienza ci dice essere il campo dove si gioca la partita di un nuovo amore ci sono le sensazioni che nascono dalla pancia anzichè dalla testa.

Che rapporto hai con il tuo corpo?

Ognuno di noi ha un corpo, anzi ognuno di noi “è” un corpo ci ricorda la bioenergetica. Ci laviamo, trucchiamo e vestiamo, ci curiamo e teniamo in ordine, insomma. Ma quante volte questi gesti sono svuotati da ogni passione? Secondo la millenaria dottrina del tantra il vero allenamento in amore non è procurare piacere all’altra persona, bensì iniziare a lavorare sul nostro piacere: dare attenzione al nostro piacere, lasciarlo emergere.

Dare attenzione alla nostra passione significa ritrovare il profondo legame con una sensualità fatta di pelle. Le emozioni viaggiano in noi attraverso i sensi, troppo spesso lo dimentichiamo. Vista, gusto, olfatto, non servono solo a orientarci nel mondo, ma costituiscono tracce di una mappa che costruiamo giorno per giorno, mettendo da una parte le esperienze negative e dall’altra la lista di cose che ci fanno sentire felici, appagati, soddisfatti. Il nostro cervello lo sa. Una puzza può far ribrezzo quanto un certo odore, o un profumo, immediatamente riesce a trasportarci lontano, attraverso gli anni, e riportare intatta la bellezza di un momento lontano nel tempo.

Ritrova l’istinto e crea una rivoluzione di vita

Sembra che nel sesso il fattore olfatto giochi un ruolo fondamentale. “A naso”, si dice per indicare un riconoscimento che non sappiamo del tutto spiegarci e sembra capace di varcare una dimensione primordiale. Attualmente viviamo un’epoca con un livello altissimo di preoccupazione verso tutto ciò che è pura natura del corpo, dai peli agli odori: ceretta e profumi diventano quasi una fobia. Eppure ritrovare l’istinto del nostro corpo passa anche attraverso questo: il nostro corpo, la sua natura semplice e perfetta nella sua imperfezione.

Permettiti di sospendere, per un attimo, tutto ciò che è forzatura e prova a goderti il corpo così com’è. Libera la pelle e l’anima dai maglioni che ti appesantiscono e respira a pieni polmoni, con la pancia. Come al mare d’estate, o in una giornata alle terme, usa consapevolmente dei momenti in cui ritrovare il gusto della nudità. Ritrovare il piacere della propria nudità è (ri)scoprire il contatto di pelle e accendere la connessione con le emozioni profonde.

Dai energia e amore a… te stessa!

A proposito, qual è il livello di stanchezza della tua vita? Ricorda che lo stress costituisce una delle cause dietro al calo della libido, un problema da non sottovalutare in una società come la nostra, dove la vita è perennemente di corsa. Inoltre, con l’arrivo dei figli, o dopo aver superato difficoltà importanti, per esempio un lutto, debiti o una malattia, la carica sessuale può arrivare a spegnersi senza che vi sia, apparentemente, una ragione.

Ogni cambiamento ha bisogno di essere elaborato: è necessario avere tempo e pazienza. Ma attenzione, la passione necessita di cura. Come un fiore. Sii amorevole con te stessa, chiedi aiuto quando ne hai bisogno. Impara a sorriderti e abbracciarti. Inizia a guardarti con la stessa gentilezza e ammirazione che hai verso chi ami di più. Il desiderio nasce da dentro, lo accende la passione che sentiamo per vita.