La rivista Scientific American ha pubblicato una ricerca sulle radici neurologiche del piacere sessuale condotta su alcune donne di Groningen, in Olanda, che evidenzia l’insieme di segnali e delle attività cerebrali del cervello che contribuiscono a far “perdere la testa” durante un rapporto sessuale.
Lo studio, condotto su alcune donne di Groningen, in Olanda, ha così riscontrato che i neuroni di alcune zone del cervello femminile, nel momento dell’orgasmo, si “spengono”, lasciando campo libero a emozioni e sensazioni.
Nello specifico, le aree che vengono “messe a tacere” sono quelle della corteccia orbito-frontale sinistra, che gestisce l’autocontrollo, e dell’area prefrontale dorsomediale, dove si pensa che nasca il pensiero morale: una loro ridotta attività renderebbe le donne più disinibite, favorendo così il raggiungimento dell’orgasmo.
Ma per raggiungere il piacere bisogna eliminare anche ansia e timori, ed ecco che “diventano muti” anche i neuroni dell’amigdala, area cerebrale coinvolta nella gestione delle emozioni e della paura. Per le donne, insomma, l’orgasmo sembra essere proprio una questione di testa.
E per il sesso maschile invece? Semplice, gli uomini non hanno bisogno di disattivare il proprio cervello per raggiungere il massimo del piacere, tanto che i neuroni maschili continuano ad essere tutti attivi anche nel momento dell’orgasmo.