I tradimenti non sono più un tabù, qualcosa di cui vergognarsi. Anzi, stando alle dichiarazioni delle ultime settimane, sembrerebbe quasi che parlare delle corna sia quasi una tendenza del momento. Lo ha fatto Belén, che ha spiegato i motivi per cui si era allontana dai riflettori, attraversando un periodo di sofferenza a causa dei tradimenti dell’ex, Stefano Di Martino. Ma neppure Ilary Blasi si è sottratta al racconto delle scappatelle di Francesco Totti. L’ultima in ordine di tempo è stata invece Marta Flavi, che ha dichiarato apertamente di sentirsi “l’imperatrice delle corna”.
Belen e Ilary Blasi: i tradimenti in piazza
«Mi sono sentita completamente sola. Tradita nel profondo, nella fiducia, e anche letteralmente. Non è finita con un tradimento: è iniziata con un tradimento. lo l’ho saputo dopo un mese, però ho fatto finta di niente». Così Belén, ospite Domenica In, ha raccontato il motivo delle sue sofferenze nell’ultimo anno e quello per cui si era allontanata temporaneamente dai riflettori, facendo preoccupare anche i propri fan. «De Martino mi ha tradito con 12 ragazze durante il matrimonio. Ho telefonato a tutte ma alla dodicesima mi sono fermata», ha aggiunto la show girl, che ora sembra aver voltato pagina con Elio Lorenzoni, pensando persino alle nozze. Come Ilary Blasi con Bastian Muller. Lei dei presunti tradimenti di Francesco Totti ha parlato, invece, nel documentario Unica su Netflix: «Non ho nessuna prova, ma adesso forse…credo di sì», ha ammesso la conduttrice.
Marta Flavi: parlare dei tradimenti, ma con signorilità
Non ha alcun dubbio, invece, Marta Flavi, terza moglie di Maurizio Costanzo che, a quasi un anno dalla sua scomparsa ammette: «Non ho mai raccontato la mia storia pubblicamente, non solo per signorilità ma anche perché temevo tante cose. Maurizio era un uomo di potere perciò mi sono tenuta il mio dolore senza mai parlarne con le televisioni o con i giornali, ma siccome la gente aveva capito come fossero andate le cose non era poi così importante che lo spiegassi io». In una intervista all’Adnkronos la ex conduttrice, oggi 72enne, ha spiegato: «Le corna bisogna portale con una certa signorilità».
Raccontare le scappatelle: sì o no?
«È curioso che a parlare di questo tema oggi sia Marta Flavi, che negli anni ’90 conduceva un programma chiamato Agenzia matrimoniale, quindi che aiutava a creare relazioni stabili. Certo nel suo caso il silenzio sui tradimenti può essere stato motivato dal timore di ripercussioni, come lei stessa spiega, data l’importanza e la visibilità dell’ex marito. Ma proprio su questo aspetto occorre riflettere: chi non è vip ancora oggi stenta a parlare di questi problemi», spiega Fabrizio Quattrini, presidente dell’Istituto italiano di Sessuologia scientifica di Roma. «Le donne temono il giudizio esterno, ma possono anche preferire il silenzio in nome dell’idea che spetta alla figura femminile il compito di mantenere unita la famiglia», spiega il sessuologo.
Perché i vip confessano i tradimenti in pubblico
Per il sessuologo, però, il rischio è di «fare come Atlante, portandosi sulle spalle da sole tutto il peso della verità. Questo non aiuta. Sarebbe meglio parlarne sì, ma con un terapeuta che aiuti a risolvere una difficoltà di coppia, dalla quale si può anche uscire, o per capire i motivi di quanto accaduto. Eviterei, invece, di raccontarlo al mondo intero – osserva Quattrini – A farlo, infatti, sono prevalentemente i vip e quando la relazione è ormai finita. In questo caso la scelta si può spiegare con la volontà di essere visti come vittime di un gesto che ha ferito o con il desiderio di avere in qualche modo giustizia per un torto subito. Non va escluso che in alcuni casi ci possa anche essere la volontà di ricrearsi una nuova immagine, tirando fuori un particolare sulla propria vita che fornisca una sfaccettatura nuova».
Perché oggi i tradimenti non sono più un tabu
Nel lungo elenco di personaggi famosi, quasi tutti al femminile, che parlano dei tradimenti subiti c’è anche Shakira, così come Jada Pinkett, che però ha spiegato le storie extraconiugali del marito (e le sue) come una scelta da parte di una coppia aperta. «Credo che oggi sia caduto soprattutto il tabù sul concetto di possesso, prima ancora che su quello di tradimento. Questo viene sicuramente tollerato di più a livello culturale, o vissuto con meno imbarazzo. Ma attenzione: è un argomento border line, perché c’è ancora una fetta di uomini che non accetta certi comportamenti, che prova forte gelosia e i femminicidi ne sono la prova, purtroppo», sottolinea il sessuologo.
Dov’è finita la privacy?
A sdrammatizzare ci ha pensato la giornalista e scrittrice Valeria Benatti: «Vedo che sui media è tutto un fiorire di donne bellissime, famosissime e ricchissime che confessano piagnucolando di essere state tradite dal marito. Da Shakira a Belen, da Irina Shayk a Ilary Blasi, sembra che raccontare di essere cornute sia diventato un must. E la vendetta femminile è quella di dirlo pubblicamente, facendo passare il traditore per infame». Ma Benatti ha anche aggiunto: «In questo paese dove ora più che mai si discute di educare ai sentimenti anche le generazioni più giovani, dare tutta questa importanza alle corna credo sia controproducente, perché significa avvallare che l’amore è possesso esclusivo dell’altro/a». Poi l’autrice di Gocce di veleno, storia di un amore malato e pericoloso, conclude: «Credo che dovremmo gestire meglio i nostri sentimenti, ripristinando un po’ di pudore e di privacy, ad esempio».
Tra possesso maschilista e femminismo ribelle
«Quel che succede all’interno di una coppia è misterioso e insindacabile. Ognuno fa i patti che vuole. Ci sono coppie famose che sono durate decenni e che si sono tradite con decenza, senza clamori, in privato. Le donne cornute hanno ricambiato il favore senza sbandierarlo qua e là – osserva ancora Benatti – Avrei preferito che Belen e Blasi dicessero che anche loro si erano divertite e avevano reso pan per focaccia, invece che vestire gli stretti panni delle madonnine infilzate e umiliate». «Bisogna fare i conti col fatto che parliamo di vip. Probabilmente se fossero persone meno note le cose andrebbero in modo diverso, potrebbe prevalere il maschilismo con il concetto di possesso, o anche il femminismo ribelle: entrambi disfunzionali».
Come si supera un tradimento
Ma allora come si supera un tradimento? «La gente lo sa che stai soffrendo, è inutile far finta di essere la vincitrice – ha raccontato Marta Flavi, esortando a uscire da questa situazione «con ironia, forza di volontà, facendosi aiutare dagli amici e soprattutto pensando che se una persona ti fa questo è meglio trovarne un’altra». «Se non si vuole riparare una relazione, perché si capisce che non c’è comunicabilità e volontà di cambiamento, separarsi è sicuramente la scelta migliore. Ma non sottovalutiamo un momento di vulnerabilità, sia maschile che femminile. In questo caso un percorso di psicoterapia insieme potrebbe invece aiutare a ritrovare le risorse per rinascere come coppia», spiega Quattrini.