Il partner deve essere il nostro migliore amico: spesso film e serie tv, ma anche i libri ci hanno raccontato la storia per cui due amici alla fine si innamorano e si mettono insieme e che non c’è nulla di meglio che avere una relazione con il proprio best friend.
Ma è davvero così? O è meglio tenere le cose separate? E cosa succede se la storia finisce?
Relazione d’amore o amicizia
Per alcuni, mischiare amicizia e amore romantico può sembrare una scelta ideale, ma per altri è meglio tenere le due cose separate: ma chi ha ragione?
Tutto sta nel modo in cui si considera l’amicizia. Se si parla di amicizia tra uomo e donna più in generale, allora sì, una buona relazione romantica è anche una buona amicizia, e questo è anche il motivo per cui spesso finiamo con avere una relazione con qualcuno frequentavamo anche prima che iniziasse la storia vera e propria.
E in effetti tutti i valori che costituiscono una buona relazione – come la fiducia, la reciprocità, il rispetto, la cura, la compassione, la vulnerabilità, e la comunicazione efficace – dovrebbero essere presenti sia nelle relazioni di amicizia che in quelle più sentimentali.
In realtà, la linea di demarcazione concettuale tra romanticismo e amicizia non è così netta: spesso pensiamo alle nostre relazioni come a compartimenti stagni. Ma in realtà l’amicizia è la base di ogni relazione sana e soddisfacente.
Partner e migliore amico è possibile?
Parlando di migliori amici, la cosa cambia però un po’.
In questo caso infatti entrano in gioco dinamiche un po’ diverse ma comunque positive: pensare a un partner come anche a un amico può creare un ulteriore livello di rispetto nella relazione e quindi di benessere della coppia.
In pratica, definire il partner “migliore amico” potrebbe essere un modo per dire che vi piacete e vi amate, e che tra di voi potete esprimervi in totale libertà.
Ci sono però anche delle controindicazioni nel considerare il partner il proprio migliore amico: il rischio è infatti quello di mettere l’altro su un piedistallo, idealizzandolo e, così facendo, si rischia una inevitabile delusione.
Considerarlo anche il migliore amico, comporta infatti fargli ricoprire due ruoli importanti nella vita, rischiando di isolarsi. In una coppia di questo tipo infatti ognuno è tutto ciò di cui l’altro ha bisogno, e si corre quindi il rischio di non avere altri amici al di fuori della coppia.
Ma non è tutto qui: a differenza delle amicizie, le relazioni sentimentali affrontano situazioni e fattori di stress che un’amicizia probabilmente non affronta (come ad esempio le questioni familiari e finanziarie): in questi casi l’etichetta di “migliore amico” può essere un terreno scivoloso che genera fraintendimenti e conflitti.
Ad ogni modo, anche a patto di saper gestire queste questioni più “logistiche”, è possibile che la necessità di soddisfare sia i bisogni romantici che quelli di un’amicizia platonica in un’unica relazione porti a una situazione di codipendenza.
I vantaggi di avere una relazione con il proprio migliore amico
Esistono però anche dei vantaggi, quando si ha una relazione con il proprio migliore amico.
Gli amici amano passare il tempo insieme, condividono interessi simili, si prendono cura l’uno dell’altro, si fidano e sentono un legame duraturo, è non è una coincidenza che queste siano anche i valori su cui si basano le relazioni sane, soddisfacenti e che funzionano.
Riconoscendo che di fatto esiste un parallelismo tra migliori amici e partner romantici, è chiaro che entrambi i tipi di relazioni devono rispettare degli stessi standard di rispetto e affetto.
In particolare, con gli amici siamo spesso più aperti e in grado di comunicare meglio. Ad esempio, spesso tolleriamo comportamenti nel partner che non sopporteremmo altrettanto di buon grado se arrivassero da un amico.
Per esempio, se un amico si comporta in modo maleducato, e fosse perennemente scontroso, assillante e polemico, probabilmente non vorremmo mantenere il rapporto di amicizia, ma spesso tolleriamo questi atteggiamenti in una relazione.
L’importante, come in tutte le situazioni, è non forzare mai le cose: cercare di trasformare un amico del cuore in un partner romantico potrebbe rovinare il rapporto, e si correrebbe il rischio di compromettere l’amicizia.
Di fatto ogni relazione è diversa e non tutti funzioniamo la medesimo modo o cerchiamo le stesse cose: chi sta con un partner con cui ha una bellissima amicizia può certo avere una relazione molto soddisfacente sulla carta, ma non per questo sta meglio di chi ha una relazione “normale”.
L’importante è stare bene con sé stesse e con il partner, e costruire insieme una relazione basata sul rispetto reciproco, sull’amore e su una comunicazione aperta e sincera: che sono poi le stesse basi di un’amicizia significativa e duratura.