Il nuovo spaventa sempre un po’ soprattutto se deve costruirsi sulle macerie del vecchio. Questa premessa vale soprattutto per chi è reduce da un divorzio e si ritrova a ricostruire una nuova vita relazionale. Le paure che subentrano oltre ai normali timori per il nuovo sono molto legate alla precedente relazione. Proviamo ad analizzarle.

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•    Innanzitutto, come già detto, c’è la classica paura per il nuovo che avanza, per l’imprevedibilità che esso comporta, per il timore di fallire, fallire di nuovo se reduci da un divorzio.

•    Timore di affidarsi all’altro, inteso sia come affidarsi sia fidarsi, soprattutto se si ritiene che questo affidarsi e fidarsi sia stata una delle cause del fallimento della  precedente relazione.

•    Classica paura di fallire di nuovo, in particolar modo se si è vissuta la fine del proprio matrimonio come un fallimento.

•    Ritenere che non si possa sbagliare di nuovo, che la prossima relazione non deve lasciare spazio a esiti negativi. Della serie: “Ho sbagliato una volta e non posso permettermelo di nuovo”. E’ evidente che l’unica cosa che non ci si può permettere è non ritentare.

•    Senso di colpa nei confronti dei figli. Timore di far rivivere loro di nuovo tutte le tensioni legate a un’ eventuale conflittualità che potrebbe portare una nuova relazione, soprattutto se quella precedente lo è stata.

•    Timore di riversare sul nuovo rapporto tutto il carico di aspettative mancate e di bisogni non corrisposti che non hanno trovato realizzazione in precedenza.

L’elenco di possibili paure potrebbe continuare all’infinito, di tipo individuale, di coppia e legate al proprio passato affettivo e relazionale.

Prendere consapevolezza appieno di esse e tentare di superarle è la condizione essenziale per entrare in un nuovo rapporto di coppia.

“La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale .In una relazione puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia. Finché dura, l'amore è in bilico sull'orlo della sconfitta. Man mano che avanza dissolve il proprio passato; non si lascia alle spalle trincee fortificate in cui potersi ritrarre e cercare rifugio in caso di guai. E non sa cosa lo attende e cosa può serbargli il futuro. Non acquisterà mai fiducia sufficiente a disperdere le nubi e debellare l'ansia. L'amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile.

Bauman “L’amore liquido”