Ti è mai capitato di subire un calo del desiderio dopo che il partner ti ha confidato fantasie erotiche che ti sono sembrate troppo trasgressive o al limite del morboso? Ebbene, «perdere il desiderio di fronte a richieste o fantasie troppo trasgressive è una reazione normale e molto diffusa» assicura Marinella Cozzolino, psicoterapeuta e sessuologa, nonché presidente dell’Associazione italiana di sessuologia clinica.
«Se il nostro cibo preferito cade per terra e si sporca, noi non abbiamo più voglia di mangiarlo. Allo stesso modo se la persona che amiamo in qualche modo si “sporca” con desideri o confidenze troppo hard, è normale non desiderarla più» spiega la dottoressa Cozzolino.
Come si esce da questa situazione? Innanzitutto bisogna cercare di capire che ciò che si considera sporco in realtà non lo è affatto.
«Tutti hanno le proprie fantasie sessuali, esattamente come tutti sognano ad occhi aperti – prosegue l’esperta – Si tratta di pensieri che nascono in modo del tutto naturale, sono inevitabili. Servono alla persona per mantenere vivo il suo desiderio sessuale, ma non sono necessariamente lo specchio di ciò che la persona vorrebbe fare a letto».
Insomma, un uomo può sognare di fare sesso con una prostituta, ma poi l’unica con la quale vuole stare davvero è la compagna. «Capire che le fantasie sessuali, di qualsiasi natura siano, sono normali spesso è sufficiente per tornare a guardare il proprio compagno come un uomo desiderabile. Se da sole non si riesce a fare questo salto, si può prendere in considerazione l’idea di fare una chiacchierata con uno specialista. Spesso una sola seduta può bastare» spiega l’esperta.
«Ma è anche utile farsi un esame di coscienza. Molte delle donne che rifiutano il partner a causa dei suoi “pensieri caldi”, in realtà lo invidiano. Invidiano la sua capacità di lasciarsi andare e di immaginare situazioni scabrose senza vergogna, senza paura, senza moralismi. Se le cose stanno così, questa può essere la volta buona per esplorare nuovi aspetti di se stesse anche grazie alla complicità del compagno. E immaginare l’inimmaginabile senza pudore, confidandosi con lui».