STUDIO AFFERMA CHE IN USA META’ POPOLAZIONE E’ SINGLE – Più della metà degli americani è single. Ad affermarlo è uno studio del Bureau of Labor Statistics ripreso da un recente articolo del Guardian, in cui la giornalista Samhita Mukhopadhyay si chiede come sia possibile che la nostra generazione rigetti la vita a due con così tanta convinzione.
Nello studio, bisogna dirlo, sono stati presi in considerazione anche i giovani dai 16 anni in su, i vedovi e i divorziati, ma ciò non toglie che molte persone, soprattutto donne, negli States abbiano liberamente scelto di rimanere scoppiate.
Anche in Italia (o forse è il caso di dire soprattutto) i matrimoni, un tempo visti come unica soluzione superati i 20 anni, vengono rimandati ad età più matura. La scarsa disponibilità economica e la necessità di crearsi un futuro pseudo-solido sono forse tra i motivi principali che portano a tale scelta. Una soluzione non condivisa dal Guardian, che invece preferisce attribuire questa nuova tendenza alla possibilità delle donne di oggi di avere un’indipendenza economica decisamente utopica nel cinquantennio precedente.
“E’ evidente che ormai per le donne giovani il matrimonio non è più una garanzia di sicurezza finanziaria.“
spiega la giornalista, cercando di interpretare in particolar modo la psicologia della single moderna. A tal proposito la Mukhopadhyay sottolinea che un ulteriore motivo di avversione al matrimonio potrebbe essere rintracciato nelle esperienze personali collegate alla famiglia:
“Dopo essere stati spettatori di drammi familiari, molti figli che hanno subito il divorzio sono restii a prendere il matrimonio incredibilmente sul serio e vogliono aspettare a sposarsi“
Indipendentemente dalle motivazioni scelte, è straordinario pensare di poter decidere della propria vita senza essere indotte a fare un determinato passo come il matrimonio per pura necessità economica. L’avanzata delle donne in campo lavorativo, la possibilità di poterci mantenere da sole, ha posto fine alle retrograde teorie di nucleo tradizionale, a favore di un rapporto sano e sereno, lontano anni luce dal quel vincolo legale che in passato ha reso “schiave” molte signore.
Quello che ci si chiede, e che si domanda in proposito anche il Guardian, è se questa nuova libertà di scelta, a lungo andare, non ci porti ad essere sempre più sole, vittime inconsapevoli dei nostri principi: perchè, in mezzo a quella metà di popolazione single, qualcuno che provi la sensazione di non avere nulla, probabilmente c’è, e a quel punto ciò che è iniziato come una libertà di scelta potrebbe trasformarsi in una condizione, e le condizioni, si sa, raramente rendono felici.