Le più belle poesie d’amore
Poesia e amore: un binomio che fin dai tempi più antichi sembra essere indissolubile, se si considera la quantità di versi ispirati e dedicati al sentimento per eccellenza; una produzione incalcolabile fino ad oggi e che continua a rinnovarsi.
Si dice che la poesia sia nata ancor prima della stessa scrittura, esprimendosi dapprima oralmente, tramandata di generazione in generazione, poi attraverso libri ed opere attraverso il tempo; a tutto questo oggi si sono aggiunti nuovi e moderni canali di comunicazione, ma il meccanismo rimane (e rimarrà, finché esisterà l’uomo) invariato.
Poco importa che ad ispirare dei versi d’amore sia una persona, un animale domestico, la propria terra o la vita stessa: esprimere attraverso le parole quello che nasce dal cuore è una necessità per il poeta, e noi leggendo le sue parole non possiamo che farle nostre, riconoscendovi un linguaggio universale che sembra descrivere il nostro stesso vissuto.
Perché l’amore nutre la nostra esistenza e ne rappresenta il senso. Tutti nella vita abbiamo inevitabilmente a che fare con l’amore e con le sue infinite sfaccettature: che sia passionale o materno, silente o espresso, corrisposto o meno, non possiamo sottrarci alla sua influenza e fa parte di noi.
Come scriveva Louisa May Alcott, “L’amore e’ la sola cosa che possiamo portare con noi quando andiamo, e rende la fine cosi’ semplice”.
Ti proponiamo una nostra selezione di poesie, scelte tra le opere dei più grandi autori di tutti i tempi, da Saffo a Baudelaire.
Tu…anima mia
di Saffo
“Rapita
nello specchio dei tuoi occhi
respiro
il tuo respiro.
E vivo”
Che sia l’amore tutto ciò che esiste
di Emily Dickinson
“Che sia l’amore tutto ciò che esiste
È ciò che noi sappiamo dell’amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore”
In te
di Francisco Álvarez
“Mi piacerebbe essere il tuo pensiero,
l’inseparabile ombra che ti segue
– e se non come amante, come amica,
al sole, alla luna, alla luce di casa.
Vorrei essere il fiato del tuo respiro,
l’amore inquieto che ti avvince,
del tuo edificio colonnato e trave,
delle tue ferite odoroso unguento.
Tanto voglio essere tua, farti mio,
che io lascerei il mio spirito vuoto
perché tu lo riempia con la tua essenza.
Porta il mio profilo sul tuo sentiero,
ombra legata al tuo lieve vagare,
assorbimi nella pelle, nel vivere”
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
di Caio Valerio Catullo
“Viviamo, mia Lesbia, e amiamo,
e ai vecchiacci accigliati e pettegoli
non diamo neanche un soldo bucato.
Il sole può tramontare e risorgere, lui:
noi, tramontato il nostro breve giorno,
abbiamo da dormire un’unica, perenne notte.
Dammi mille baci, e poi cento,
e poi altri mille, e poi ancora cento,
e poi subito altri mille, e poi cento.
Poi, quando avremmo contato mille migliaia di baci,
confonderemo i conti per non saperne il totale,
e perchè nessuna malalingua ci guardi di malocchio,
sapendo quanti sono i nostri baci”
Senza di te
di John Keats
“Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te”
Inno alla bellezza
di Charles Baudelaire
“Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso,
Bellezza? Il tuo sguardo, divino e infernale,
dispensa alla rinfusa il sollievo e il crimine,
ed in questo puoi essere paragonata al vino.
Racchiudi nel tuo occhio il tramonto e l’aurora;
profumi l’aria come una sera tempestosa;
i tuoi baci sono un filtro e la tua bocca un’anfora
che fanno vile l’eroe e il bimbo coraggioso.
Esci dal nero baratro o discendi dagli astri?
Il Destino irretito segue la tua gonna
come un cane; semini a caso gioia e disastri,
e governi ogni cosa e di nulla rispondi.
Cammini sui cadaveri, o Bellezza, schernendoli,
dei tuoi gioielli l’Orrore non è il meno attraente,
l’Assassinio, in mezzo ai tuoi più cari ciondoli
sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.
Verso di te, candela, la falena abbagliata
crepita e arde dicendo: Benedetta la fiamma!
L’innamorato ansante piegato sull’amata
pare un moribondo che accarezza la tomba.
Che tu venga dal cielo o dall’inferno, che importa,
Bellezza! Mostro enorme, spaventoso, ingenuo!
Se i tuoi occhi, il sorriso, il piede m’aprono la porta
di un Infinito che amo e che non ho mai conosciuto?
Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena,
tu ci rendi -fata dagli occhi di velluto,
ritmo, profumo, luce, mia unica regina!
L’universo meno odioso, meno pesante il minuto?”
Sonetto 116
di William Shakespeare
“Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento,
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.
Se questo è errore e mi sarà provato,
Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato”
Il tuo cuore lo porto con me
di Edward Estlin Cummings
“Il tuo cuore lo porto con me.
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
tu sei quel che luna sempre fu
e quel che un sole sempre canterà sei tu
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio”
Perche’ ti amo
di Hermann Hesse
“Perché ti amo, di notte son venuto da te
cosi’ impetuoso e titubante
e tu non me potrai piu’ dimenticare
l’ anima tua son venuto a rubare.
Ora lei e’ mia – del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potra’ salvare”
Il modo tuo d’amare è
di Pedro Salinas da “La voce a te dovuta”
“Il modo tuo d’amare è
lasciare che io ti ami.
Il sí con cui ti abbandoni
è il silenzio. I tuoi baci
sono offrirmi le labbra
perché io le baci.
Mai parole o abbracci
mi diranno che esistevi
e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d’amarti solo io”
Il gatto
di Charles Baudelaire
“Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
trattieni le unghie della zampa,
e lasciami sprofondare nei tuoi begli occhi striati
di metallo e d’agata.
Quando le dita indugiano ad accarezzare
la tua testa e il dorso elastico
e la mano s’inebria del piacere di palpare
il tuo corpo elettrico,
vedo la mia donna in spirito. Il suo sguardo
come il tuo, amabile bestia,
profondo e freddo, taglia e fende come un dardo,
e, dai piedi fino alla testa,
un’aria sottile, un minaccioso profumo
circolano attorno al suo corpo bruno”
La cosa più bella
di Saffo
“Alcuni un esercito di cavalieri, altri di fanti,
altri di navi dicono esser la cosa più bella
sulla nera terra, io invece
quello che s’ama.
Assai facile è farlo capire a chiunque,
infatti colei che molto eccelleva
per bellezza fra gli uomini, Elena,
lasciato lo sposo di grande valore,
partì per Troia, in nave,
né ripensò alla figlia, né agli amati genitori,
per nulla, ma la traviò Afrodite,
lei, innamorata;
subito infatti, col suo animo incostante,
facilmente ignorò nel cuore gli affetti;
lei ora mi desta il ricordo di Anattoria,
che non è qui,
ah, vorrei poter vedere il suo amato incedere
e lo splendore raggiante del suo viso
invece che carri lidi e fanti
pronti alla battaglia.
Agli uomini non è concesso d’essere del tutto felici,
ma possono pregare d’averne parte”
In quanti modi ti amo?
di Elizabeth Barrett Browning dal libro “Sonetti dal portoghese”
“In quanti modi ti amo? Fammeli contare.
Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all’altezza
Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile
Agli scopi dell’Esistenza e della Grazia ideale.
Ti amo al pari della più modesta necessità
Di ogni giorno, al sole e al lume di candela.
Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia;
Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera.
Ti amo con la passione che gettavo
Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia.
Ti amo di un amore che credevo perduto
Insieme ai miei perduti santi, – ti amo col respiro,
I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! – e, se Dio vorrà,
Ti amerò ancora di più dopo la morte”
Versi tratti da “Romeo e Giulietta”
di William Shakespeare
“Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente”
Segui l’amore
di Gibran
“Quando l’amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi abbracciano,
arrendetevi a lui.
Quando vi parla, credete in lui,
anche se la sua voce
puo’ cancellare i vostri sogni,
come il vento scompiglia il giardino.
Come covoni di grano, vi raccoglie in se’.
Vi batte fino a farvi spogli.
Vi setaccia per liberarvi dalla pula.
Vi macina per farvi farina bianca.
Vi impasta finche’ non siete docili alle mani;
e vi consegna al fuoco sacro,
perche’ siete pane consacrato
alla mensa del Signore.
L’amore non da’ altro che se stesso e
non prende niente se non da se’.
L’amore non possiede
ne’ vuol essere posseduto,
perche’ l’amore basta all’amore”
Parlare tacere
di Paul Éluard
“Parlare
senza avere niente da dire
comunicare
in silenzio
i bisogni dell’anima
dar voce
alle rughe del volto
alle ciglia degli occhi
agli angoli della bocca
parlare
tenendosi per mano
tacere
tenendosi per mano”