Come mai iniziato a fare porno? Qual è la tua missione? E quale il messaggio che vuoi comunicare?
“È stata una decisione maturata nel tempo. Tutto è iniziato quando, a 15 anni, vedendo il mio primo film a luci rosse mi sono sentita in colpa, perchè capivo che c’era qualcosa di sbagliato nell’industria pornografica tradizionale. Poi, all’Università ho studiato femminismo e ho cominciato a pormi diverse domande, per esempio, qual è il ruolo della donna nella società, perché il porno è destinato solo a un pubblico maschile, come se alle donne non piacesse il sesso, perché una ragazza che ha molti partner è chiamata “puttana” mentre a un uomo non succede, anzi, è chiamato eroe, campione. Dopo gli studi ero piena di idee su come mostrare al mondo che era possibile un altro tipo di pornografia che si concentrasse sulla sessualità e il desiderio femminile. Così ho iniziato l’avventura della produzione girando il mio primo corto, The Good Girl, al quale sono seguiti altri corti e film (alcuni dei quali sipossono visualizzare gratuitamente su http://www.lustcinema.com/video/). Infine, vorrei porre l’attenzione sulla mia missione: nel mio cinema voglio vedere donne che decidano come devono essere rappresentate. Voglio vedere donne, donne come me e come te, con sentimenti, educazione, professioniste, madri, sposate, divorziate, single, amanti, giovani, adulte, magre, con curve…che comunque siano capaci di vivere appieno la loro sessualità, anche attraverso ciò che vedono nei miei film. Vedrai, sono convinta che la sessualità delle donne si esprimerà in maniera sempre più decisa, e questo intimorisce un po’ gli uomini, gli imbarazza. Loro ci pensano esseri innocenti, e nel loro immaginario solo le prostitute, le lussuriose sono sessualmente attraenti. Ed è qui che si sbagliano! Quindi io con un gruppo di altre registe, abbiamo deciso di reagire presentando un’altra visione del tema, a considerare il porno per quello che è: un altro aspetto della vita, per nulla marginale, un modo di parlare di sesso. Sono convinta che noi donne dobbiamo rivendicare la nostra partecipazione al contenuto di questo discorso, avere tanta importanza quanto un uomo, essere creatrici, sceneggiatrici, produttrici, registe…