Cara Chiara, ho 32 anni e l’anno scorso il mio ragazzo, con cui stavo da 12 anni, mi ha lasciata all’improvviso. Poi è partito per lavoro ed è andato a vivere in Sardegna e dopo qualche mese si è fdanzato con un’altra ragazza. Ho provato a fargli cambiare idea, ma ha scelto il silenzio. Ho sofferto moltissimo. Per fortuna ho conosciuto nuovi colleghi, ho provato ad andare avanti. Però, ancora oggi, non riesco a non pensare a lui e a quello che è successo tra di noi. Annalisa
Annalisa subito cara, è normalissimo il tuo pensare, tornare, restare su una storia che, tuo malgrado, si è chiusa senza che avessi diritto di replica. Dopo 12 anni, la mancanza di un motivo che facesse accettare, o almeno capire, alla bocca del tuo stomaco le motivazioni di una rottura era tra i tuoi diritti. Ma ti sono stati negati. E però adesso ti suggerisco, per il tuo bene, ma anche e soprattutto per non alimentare un senso di colpa che rischia di ingoiarsi tutto quello che sei e che ancora puoi dare e ricevere, di respirare. E sforzarti per distogliere lo sguardo da quello che è stato e che non hai potuto controllare. Per esempio: perché non esci più spesso con i nuovi potuto controllare. Per esempio: perché non esci più spesso con i colleghi di cui mi parli? Fosse solo per parlare d’altro per qualche ora con qualcuno, e accorgerti così che là fuori c’è tanto, ma tanto altro. Affidati all’istinto per regalarti nuove possibilità di scoperta e meraviglia. Esattamente come ha fatto lui, cerca un’isola incontaminata dove cominciare a riparare la tua parte più vulnerabile. È lei, adesso, a meritare tutta la tua attenzione.