Vi capita mai di ripensare a quel tempo lontano in cui eravamo ragazzini e trascorrevamo lunghissime ore insieme alla persona amata, chiusi nella cameretta, a casa, in gita scolastica, nella villa al mare durante i mesi invernali, impegnati in quella deliziosa attività che i teen magazine ci avevano insegnato a chiamare petting?
Io ci ho pensato di recente, quando un lettore mi ha scritto per raccontarmi le difficoltà che incontra con la compagna, che non ha mai voglia di copulare, e questo mette alla prova la dimensione più intima della relazione di coppia. «Cosa posso fare?» ha chiesto.
A quel punto gli ho risposto che lo stallo della libido è un fenomeno assai frequente nelle relazioni di lungo corso, imputabile a un’enorme varietà di fattori che meritano di essere indagati. Tuttavia, mi sono permessa di suggerire che ciò di cui avremmo bisogno – nel tran tran quotidiano – è dedicare tempo al desiderio. Concedergli spazio e respiro. Alimentarlo con una serie di attenzioni che, addentrandoci nell’età adulta, tendiamo a trascurare. Per esempio, i preliminari, laddove con preliminari intendo l’inventario di attività basate sul contatto fisico soft, in grado di procurare conforto, ridurre distanze, risvegliare sensi.
E se si ripartisse proprio da qui? Da un approccio non performativo, da un bel massaggio magari: su nuca, spalle, schiena, gambe…piedi! Perché non proviamo a sciogliere le tensioni delle nostre giornate che si accumulano nei corpi, per ricordarci che quelle carni possono essere sede di piacere e luogo di vicinanza? E se ricominciassimo dalle basi? Dalla scoperta, dalla curiosità, dall’entusiasmo per ogni centimetro di pelle guadagnata? Se ripartissimo dai preliminari? Pensiamoci su.