La psicologia inversa è una grandissima arma nei confronti dei parenti e serpenti, considerando tutte le energie che dedicano a contraddirci sistematicamente anche a sproposito, e la continua tensione a negare qualsivoglia nostra autorità sui bambini che incidentalmente abbiamo procreato.
LA PARENTE CHE SI CREDE TROPPO BELLA
Imparare ad utilizzare correttamente questo meccanismo manipolatorio è di fondamentale importanza: c’è gente che dopo vent’anni s’incazza ancora quando la suocera da’ al bambino un lecca-lecca un istante dopo che le è stato chiesto di non farlo. Non cadete in questo tranello! E non temete di esagerare: più le sparate grosse, più la psicologia inversa funzionerà.
Ecco qualche esempio di utilizzi corretti della psicologia inversa.
“Visto che tra 5 minuti si pranza, mi sembra un ottimo momento per comprargli un cono gigante al cioccolato.”
“Conto su di voi per tenere il bambino quando tornerò al lavoro. Non ci penso nemmeno a mandarlo al nido.”
“Non sopporto proprio quei nonni iper-protettivi che si mettono a montare il seggiolino sull’auto anche per fare un chilometro.”
Ma si può anche azzardare:
“A Natale allora verremo tutti da voi. I miei genitori sono contenti di trascorrere per una volta le feste da soli, in perfetta tranquillità.”
Oppure, se vi state annoiando:
“Devo andare un attimo in bagno, ma ti prego, non bere questa bottiglia di whisky invecchiato 20 anni che è l’ultimo ricordo di mia nonna.”
Ed ecco invece esempi di utilizzi scorretti che vi creeranno una marea di guai:
“Mettilo a letto non più tardi delle 14 o gli si sballano tutti i ritmi.”
“Non si può dare il latte vaccino prima dell’anno.”
“Non si può dare la peperonata prima dell’anno.”
“E mi raccomando, basta propinargli quelle noiosissime verdure! Molto meglio un bel piatto di caramelle gommose, e poi subito davanti alla televisione.” (Raccomandazione necessaria da fare alla suocera se siamo in procinto di affidarle nostro figlio.)