Per alcune donne fare l’amore non è un momento di gioia e di piacere, ma di dolore. Tanto che arrivano a eliminare completamente il sesso dalla loro vita.
«Gli studi ci dicono che il 12-15 per cento delle donne in età fertile soffre di dispareunia, cioè di dolori durante il rapporto. E la percentuale sale fino al 32 per cento dopo la menopausa» spiega Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica San Raffaele Resnati.
Eppure, da sempre, questo disagio è stato sottovalutato, considerato un problema che nasce da inibizioni e paure di tipo sessuale anziché da disturbi fisici.
Quante donne si sono sentite dire, magari con un po’ di sufficienza, “signora, il problema è nella sua testa, si rilassi e vedrà che tutto andrà bene”. Come se ad una persona che soffre di mal di denti, al posto di andare da un dentista o prendere un antidolorifico, venisse consigliato di rivolgersi a uno psichiatra o di rilassarsi.
Quando si prova dolore durante il rapporto, invece, bisogna andare dal ginecologo, perché quasi sempre la causa è di tipo fisico.
Spesso, infatti, a scatenare il dolore durante la penetrazione è la vestibolite vulvare, cioè l’infiammazione dell’ingresso della vagina. In alcune donne questa zona si infiamma perché è ipersensibile. A scatenare una reazione importante possono essere, per esempio, la candida, la mancanza della giusta lubrificazione, il tessuto della biancheria intima. Così la parte si gonfia e si arrossa, diventando dolente.
«Abbiamo poi verificato che nelle donne che soffrono di dispareunia quasi sempre nascono nuove terminazioni delle fibre nervose del dolore – spiega l’esperta – In pratica più si prova dolore, più si diventa sensibili a questa sensazione, entrando in un circolo vizioso che si autoalimenta. Ma uscirne è possibile. La cura può comprendere farmaci e gel a base di ormoni, ma il medico è in grado anche di insegnare un automassaggio vaginale. Così si può combattere il dolore e ritrovare finalmente la gioia di fare l’amore».