Tanti sono i dubbi delle coppie, ed in particolare delle donne, sulla ripresa dell’attività sessuale in seguito al parto.
Il tempo necessario per sentirsi in una condizione ottimale tale da poter riprendere i rapporti sessuali molto soggettivo: bisogna considerare diversi fattori e non c’è una regola unica e valida per tutte. Moltissimo dipende dal tipo di parto che si è affrontato e da quanto l’esperienza sia stata traumatica, sia a livello fisico che psicologico. Alcune donne non hanno grosse difficoltà, altre, in seguito allo stress del parto, allo sforzo e all’eventuale intervento chirurgico, tendono a rinviare il momento del sesso con il partner e a protrarne la ripresa.
La dottoressa Emmanuella Ameruoso, Psicologa Clinica, specialista in Psicoterapia e Sessuologia, ci spiega alcune cose importanti da sapere sui rapporti sessuali dopo il parto.
Rapporti sessuali dopo 15 giorni dal parto
Riattivarsi sul piano sessuale può richiedere del tempo per elaborare il vissuto: l’esperienza della gravidanza prima e del parto dopo, vanno interiorizzate perché possono lasciare delle ferite difficili da rimarginare, tanto che la donna e il suo partner potrebbero richiedere un po’ di tempo per sentirsi pronti a riattivarsi sul piano sessuale.
L’intensità emotiva dovuta ad un parto doloroso o ad un cesareo d’urgenza sulla ripresa post parto e sul desiderio sessuale che, di solito, fiorisce in una condizione psicologica di benessere, rilassatezza e voglia di ristabilire intimità nella coppia, un’intimità spesso sacrificata dall’arrivo di un nuovo componente in famiglia e dalla necessità di far fronte a nuovi equilibri.
Il neonato assorbe infatti molto tempo ed energie, occupa spazio mentale e fisico e modifica le abitudini della coppia, già messe alla prova nel periodo della gravidanza, in cui a volte si rinuncia anche ad avere rapporti sessuali.
I consiglio della ginecologa
Gran parte dei ginecologi consigliano di riprendere i rapporti sessuali dopo la prima visita ginecologica, a circa 30/40 giorni dal parto.
Durante questi giorni infatti la donna è soggetta a perdite ematiche, le lochiazioni, che tendono a diminuire sempre di più nell’arco di questo tempo, fino a scomparire. Ad alcune coppie può dar fastidio fare sesso quando ci sono perdite di sangue, per esempio anche durante il periodo delle mestruazioni, mentre per altre questo problema non sussiste. È pertanto decisamente soggettivo.
Un’altra componente è legata alla muscolatura degli organi genitali tra cui vagina e utero, che hanno necessità di riassestarsi e riprendere tono dopo il “trauma” del parto.
Le ostetriche suggeriscono gli esercizi di Kegel che mirano a riattivare i muscoli del pavimento pelvico dopo la gravidanza.
In base quindi alla condizione personale e al benessere psicofisico, dopo 15 giorni dal parto una donna potrebbe essere pronta a riprendere i rapporti sessuali, se non ci sono controindicazioni mediche specifiche. Il consiglio è parlare sempre con la propria ginecologa di fiducia, magari proprio quella che ha seguito tutta la gravidanza.
Rapporti dolorosi dopo il parto
Si calcola che siano necessari circa 18 mesi affinché la muscolatura degli organi genitali possa ritornare alla condizione iniziale, ma non per riprendere i rapporti sessuali.
Nonostante il forte desiderio, spesso la difficoltà ad avere rapporti è fisiologica.
In caso di parto naturale con lacerazione e punti di sutura, episiotomia o parto cesareo, sarebbe preferibile aspettare che le ferite si siano rimarginate, altrimenti i rapporti potrebbero essere dolorosi e poco piacevoli.
Rapporti sessuali dopo il parto: il rischio di una gravidanza
Se il ciclo mestraule non è ancora comparso, ci sono maggiori possibilità di rimanere incinta. Questo perchè non non essendoci ancora le mestruazioni, non si conosce il momento preciso dell’ovulazione.
Se si sente il bisogno di stabilire nuovamente il contatto fisico con il proprio partner, bisogna considerare il rischio di una nuova gravidanza: se non si desidera un nuovo figlio sarà necessario quindi usare degli anticoncezionali.
Petting post parto
Quando le condizioni fisiche non lo permettono ma c’è un forte desiderio, potrebbe essere d’aiuto per la coppia riavvicinarsi gradatamente, attraverso lo scambio di coccole, di effusioni attravesro il petting, in modo da non forzare i tempi di ripresa ed entrare in contatto con la propria sessualità.