Inutile negarlo: love is life. Allora perché spesso si spreca tanto tempo in litigi inutili e fini a sé stessi? Ed è davvero tutto inutile, o anche la discordia può portare, oltre a fulmini e saette, qualcosa di costruttivo?

Scopriamo l’altro lato dell’amore, quello in cui esistono discussioni e litigi, a volte utili, altre volte nocivi alla relazione di coppia.

A cosa servono i litigi

Secondo gli esperti, litigare fa bene alla coppia. La discussione, però, deve essere costruttiva e non fine a se stessa. I litigi servono a parlare: le ‘sfuriate’, infatti, nascono spesso perché si sente il bisogno di essere ascoltati, di esprimere le proprie emozioni e di tirare fuori tutto quello che si ha dentro. Litigare è quindi necessario per aprirsi all’altro, per scaricarsi e svuotarsi, per alleggerirsi di quei pesi che si portano dentro, talvolta anche inconsciamente. Per questo motivo una volta terminato il litigio ci si sente più leggeri e si può ritrovare un’intimità e una complicità rinnovata con il partner.

Quanto è importante litigare con il partner

Litigare con il partner, quindi, è importante perché aiuta a scaricare le tensioni accumulate e a ritrovare la giusta energia. Spesso, inoltre, le discussioni servono a rompere la routine quotidiana in cui involontariamente si cade; una routine fatta talvolta di silenzi, che si infrangono solo quando, appunto, si litiga. Litigare è quindi fondamentale per ritrovarsi e per rimettere in circolo nella coppia la giusta carica.

Una coppia dopo una lite

Come litigare bene con il partner

Litigare giusto per farlo, però, è nocivo per la coppia. Le litigate servono se i partner imparano a discutere in modo costruttivo, senza inserire nel discorso elementi inutili, dannosi e fuorvianti. Spesso, infatti, si tende a sviare, nascondendo i veri problemi e mettendo sul tavolo argomenti che nulla hanno a che fare con la discussione. Vediamo quindi le regole per litigare bene con il partner, affinché dopo la discussione si possa ritrovare un sano equilibrio.

Cercare il confronto

Affrontare un litigio è il primo modo per esorcizzarlo. Non esistono infatti scorciatoie: quando una cosa non va o non ci piace, la prima cosa da fare in una relazione di coppia è farlo notare al proprio partner.

Confrontarsi sui problemi è sempre la strada per risolverli, e soprattutto per riconoscere quelli che lo sono davvero.

Spesso infatti si corre il rischio di ingigantire le cose, e di finire a litigare per qualcosa di irrilevante. Così facendo si innescano però malumori che non fanno bene alla coppia.

E si alimentano situazioni nocive per la relazione, che si sarebbero invece potute evitare.

Comprendere l’altro

I litigi diventano sani quando si inizia a comprendere il punto di vista dell’altro.

Urla, piatti rotti e arrabbiature da emicrania si sciolgono come neve al sole quando le bocche smettono di urlare e le orecchie iniziano ad ascoltare.

I litigi utili alla coppia non sono infatti necessariamente quelli in cui i toni non si alzano, ma quelli col salvavita sempre pronto ad attivarsi. E a raffreddarli.

Come un rewind che riavvolge velocemente il nastro per fermarsi esattamente nel momento in cui si è consapevoli che la rabbia deve lasciare posto all’ascolto, e alla possibilità di avere torto.

Riconoscere i ruoli

La lite diventa costruttiva quando è funzionale a risolvere il problema. E i litigi funzionali fanno sempre bene alla vita di coppia.

Riconoscere l’utilità di una querelle non è certo semplice, poiché quando i toni si alzano ognuno vuole che la propria ragione sovrasti quella dell’altro. E inizia ad entrare nel ruolo.

Secondo alcuni studi infatti, determinati soggetti sono più portati a introdurre il problema e porre domande, mentre altri ad avvertire la sfida e a rifiutare il dialogo.

Capire se si faccia parte della prima categoria (inseguitori) o della seconda (distanziatori) è un fatto tutt’altro che scontato. Ma riconoscere il ruolo che si sta avendo all’interno della lite potrebbe diventare parte della soluzione del conflitto.

coppia-litiga

Sapere dove si vuole arrivare

Le discussioni possono essere quindi i trampolini di lancio per dare nuova vita ai rapporti, creare nuove forme di stare insieme e infinite possibilità di migliorarsi. Ma non solo.

Oltre ai litigi costruttivi, vi sono infatti tantissimi litigi nocivi alla relazione, da riconoscere ed evitare. Perché non portano la coppia da nessuna parte, se non alla deriva.

Uno degli elementi in base al quale riconoscere se un litigio può essere utile o nocivo è chiedersi dove condurrà portarlo avanti.

Ci sono infatti problemi che si possono risolvere, ma anche situazioni che non si possono cambiare.

Circostanze in cui parlare di determinate cose non fa che inasprirle. E in cui discuterne, anziché essere parte della soluzione, diventa parte del problema.

In questi casi i litigi sono inutili, e l’unica scelta da fare è quella di capire se battere la propria bandiera o quella della persona che abbiamo davanti.

Individuare gli attaccabrighe

Alzi la mano chi non ne ha mai conosciuto uno. Sempre pronti a far polemica, ad istigare l’altro e a provocarlo, c’è chi fa dell’amore “litigarello” un vero e proprio stile di vita.

Litigare con questi soggetti però, oltre ad essere sfiancante, non solo è nocivo per la coppia, ma anche per chi si trova costretto a subire costantemente la rabbia dell’altro.

Ignorarli o dargli ragione a prescindere dipende dal carattere di ognuno.

In ogni caso, per evitare litigi nocivi, è fondamentale riconoscere gli attaccabrighe e capire quanto si è disposti a mettere in gioco pur di averci a che fare.

I sensi di colpa

Giocare sui sensi di colpa degli altri, o ancora peggio sguazzare nei propri, è sempre una pessima idea.

Un ottimo modo per smascherare i litigi nocivi in una relazione di coppia è capire se nascono dal sentimento di colpa che proviamo verso noi stessi, o anche dalle colpe che attribuiamo al nostro partner.

Il passato è passato e non si può cambiare.

Annichilirsi e annichilire l’altro, per i crucci di un tempo che non ritornerà, avrà come unico effetto quello di distruggere la relazione che si sta portando avanti.

Non alzare muri

Tra i litigi nocivi alla vita di coppia ci sono sicuramente quelli che alzano i muri all’interno della relazione.

Se infatti gli esperti sostengono che litigare fa bene alla coppia, gli addetti ai lavori delle relazioni non dimenticano di sottolineare che rimane indispensabile il rispetto reciproco e la voglia di fare pace.

Calpestare la sensibilità di chi abbiamo difronte significa iniziare a porre le basi per la costruzione di muri che, anziché collegare e proteggere, dividono.

Oltre i quali diventa difficile andare oltre, e che per essere abbattuti necessitano di un duro lavoro. Una fatica che non tutti sono poi disposti a fare.

Cosa non fare dopo un litigio

Una volta terminato il litigio, bisogna fare attenzione a non commettere alcuni errori, spesso ricorrenti nelle coppie. Innanzitutto, non bisogna rinfacciare le parole utilizzate: è risaputo che, quando si alzano i toni, si dicono cose che spesso non si pensano. Continuare a ripetere ciò che è stato detto non è affatto utile. Molte persone, poi, dopo una discussione, hanno bisogno di stare da soli, per ritrovare la giusta calma: è fondamentale quindi concedere loro lo spazio di cui necessitano. È poi importante non chiudersi a riccio, concedendo all’altro di riavvicinarsi piano piano, e non continuare a provocare, altrimenti la discussione si riaccenderebbe senza un reale motivo.