Diciamoci la verità: rimpianti e rimorsi sono fra i pesi preferiti che noi donne adoriamo portare nella borsetta, fra lo specchietto per il trucco e la Moleskine. Mattoni che aumentano di volume col tempo, fatti di ripensamenti, volevo-tanto-ma e ingombranti sensi di colpa che ci seguono come ombre a distanza di mesi e anni. Ma se dovessimo metterli sulla bilancia, quale dei due sarebbe meglio eliminare? E se invece pensassimo a non averne proprio più? Se ci avete provato senza mai riuscirci, ecco qualche piccolo trucco per svuotare dai sassi il vostro cuore…
Grandi rimpianti…
Avete rifiutato la sua corte romantica per paura di altre delusioni e siete rimaste sole. Non avete mai risposto al telefono per orgoglio, finchè lui non si é stancato di cercarvi. L’avete lasciato partire per l’Erasmus senza dirgli che eravate innamorate di lui. Non avete detto sì alla sua proposta di matrimonio, siete scappate quando si parlava di metter su famiglia, non avete avuto il coraggio di aspettare il suo ritorno. Gli avete negato un morso della vostra merendina all’asilo e ora avete capito che sarebbe stato lui l’unico uomo della vostra vita. Potremmo andare a ritroso fino allo spermatozoo a cui avete negato l’accesso quando eravate ovuli, perchè la verità é che i rimpianti sono pesi eterni, che ci trasciniamo dietro desiderando la macchina del tempo, fra se e condizionali, convinte che tornando indietro e cambiando quella cosa, tutta la nostra vita sarebbe stata meravigliosa. Ma ne siete davvero sicure?
…o brutti rimorsi?
I sensi di colpa sono peggio delle gomme da masticare che si attaccano ai jeans. Non si tolgono neanche coi rimedi della nonna e anzi, trascinano via una marea di polvere, residui e schifezze inutili. L’avete tradito, lasciato solo, deluso. Gli avete fatto qualcosa di brutto alle spalle, l’avete ingannato. E va bene, sono tutte cose deplorevoli per cui avete perso chi amavate, sofferto e fatto soffrire tanto. Ma ora non pensate che col dolore possa bastare?
Come libersene?
E’ chiaro che noi donne abbiamo una particolare attitudine a conservare vecchie scarpe e tutto ciò che di brutto abbiamo vissuto nelle relazioni. Ma la verità banale e sacrosanta é che soffrire per quello che non é andato non serve proprio a un bel niente. Non c’è bisogno di farsi adottare da Morelli per scoprire che i sensi di colpa sono palafitte sul vuoto, buone a costruirci nulla. E che rimurginare porta solo rughe, aria crucciata e insonnia. Quello che invece bisogna fare é chiedersi quanto é grave quello che abbiamo fatto. Avete commesso davvero un brutto errore come un tradimento o si tratta di una sciocchezza ingigantita?
Riflettete sui motivi alla base del vostro sbaglio, senza nascondervi dietro a scuse ma anche senza giudicarvi. Se il vostro errore vi appare ancora grosso, domandatevi se ne siete pentite e chiedete perdono con una lettera, una telefonata o un pensiero. Ma poi, a prescindere da come reagirà la persona che avete deluso, metteteci un punto e andate avanti. Assolvetevi e spingete il tasto reset. A meno che non abbiate fatto a pezzi vostra suocera o evirato il vostro ex é difficile che le colpe di cui vi siete macchiate siano così gravi. Se siete andate a letto col suo migliore amico non potete andarne fiere, ma neanche massacrarvi per il resto della vita. E’ importante imparare a superare il dolore di aver deluso chi amiamo, perchè nessuno riesce a non farlo mai. Questo non significa fregarsene di cosa si é sbagliato, ma usarlo in modo positivo per maturare e non ripetere più lo stesso errore nel futuro.
Quello che vi affligge é al contrario quello che non avete fatto? Ho sempre creduto, romanticamente, che l’amore ha bisogno di spinte e azioni ma che poi, se deve esistere e restitere lo fa. Forse sarà un vagheggiamento di comodo, ma se una relazione non va, dipende spesso da due individui. E se invece un amore é forte, gli errori o gli indugi vengono compensati. Inoltre, una situazione che affonda nei dubbi e nelle reticenze, raramente va lontano. Se avete scelto di non seguirlo in capo al mondo o se l’avete mollato all’altare forse per voi aveva già deciso l’istinto, di cui dovremmo imparare a fidarci di nuovo. Perciò piantatela di immaginare “come sarebbe stato se” e concentratevi su quello che avete adesso e che potete davvero cambiare. Il vostro cuore, più leggero e pronto a vivere il presente ve ne sarà grato…