Vita infelice da casalinga sfruttata dalla famiglia, un marito cornificatore seriale (e per giunta con la migliore amica), pochi svaghi se non qualche improbabile gita in torpedone. Vista così la vita di Rosalba non sembra esattamente invidiabile, anzi. Eppure l'ennesima dimostrazione di menefreghismo nei suoi confronti si trasforma nel colpo di fortuna che le cambierà la vita.
Dimenticata in un gabinetto mentre cerca in vano di recuperare il cellulare caduto nella tazza, Rosalba ha un'intuizione: perché tornare a casa quando in autostop potrebbe raggiungere Venezia? Così parte e come vogliono le favole sarà proprio fra calli e ponticelli che incontrerà l'amore.
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Voi direte che questa è una favola, che è tutto merito della magia del cinema e che queste cose nella realtà non succedono e un po' è vero, ma è vero anche che se spogliamo la favola dei suoi eccessi quel che resta non è così lontano dalla realtà! Probabilmente non fuggiremo mai a Venezia, ma nemmeno proveremo la poco edificante sensazione di venire dimenticate con le mani nel water…tutto sommato è un bilancio che si chiude in paro (o quasi)
Ciò a cui possiamo realisticamente aspirare è un nuovo inizio, una nuova storia e la sensazione che quella che ci sembrava la nostra più grande tragedia si possa trasformare in una riscossa. E se poi saremo davvero fortunate, incontreremo qualcuno capace di dirci:
Rosalba, da quando lei è partita la mia vita è una palude
la notte mi tormenta e il giorno mi delude
se ho fatto questo viaggio vi è un'unica cagione
che lei torni ad illuminar la mia magione
Beh, magari non proprio le stesse cose alla lettera, ma potremmo accontentarci anche di un "vieni a vivere con me" detto con il cuore. Un unico consiglio, siccome questa è la vita reale e non una favola, meglio chiedere di darsi del tu con un bel po' di anticipo!