In un Paese immobilizzato dal Coronavirus uno dei problemi più frequenti a cui le famiglie devono far fronte è la chiusura delle scuole.
Dal più semplice problema logistico – «Se la scuola è chiusa, a chi lascio mio figlio mentre sono al lavoro?» – si aggiunge ovviamente quello scolastico: la necessità di concludere i programmi, di non far perdere mesi (se non l’anno scolastico) agli studenti, senza sconvolgere eccessivamente i calendari.
Per il momento, ogni studente può collegarsi online al registro elettronico e, grazie ad esso, “andare a scuola” da casa. Se normalmente, infatti, il registro elettronico non era altro che una sorta di replica del diario, che i ragazzi consultavano esclusivamente per sapere quali erano compiti da fare per il giorno dopo e che spesso i genitori non guardavano mai, all’improvviso, con il Coronavirus e la chiusura delle scuole, è diventato il portale da cui parte tutta l’attività didattica: libri da leggere, schede, video, link da consultare, chat e videoconferenze.
Vengono così create aule virtuali in cui insegnanti e studenti si danno appuntamento per le lezioni, per le esercitazioni, per le correzioni dei compiti… con tutte le incomprensioni e gli inconvenienti del caso.
In questa situazione di emergenza le famiglie vorrebbero essere rassicurate sotto tanti aspetti, non ultimo quello della formazione scolastica: con le scuole chiuse i ragazzi non sanno come trascorrere le giornate e, anche se dovrebbero seguire la regolare attività didattica a distanza, si trovano impossibilitati a farlo a causa della difficoltà nell’organizzazione di lezioni e verifiche.
Per gli insegnanti è infatti difficile aderire rapidamente a questa nuova modalità di insegnamento e i ragazzi si trovano a ricevere una grande mole di compiti da svolgere.
In questo contesto i genitori non si sentono rassicurati e non sono tranquilli perché, impegnati in attività lavorative, non hanno modo di sapere cosa fanno i loro figli.
Sappiamo che la didattica online è una grande risorsa ma che può funzionare solo se è ben strutturata, in grado di rispondere alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie e facilmente gestibile dai docenti.
COSA FA GRANDI SCUOLE
Da anni Grandi Scuole si occupa di seguire studenti attraverso le più innovative tecniche didattiche, integrando le lezioni in presenza con una serie di piattaforme e di strumenti digitali che permettono ai ragazzi di essere seguiti sempre e in ogni circostanza, anche grazie all’assistenza non solo dei docenti ma anche dei tutor online.
Se in questo momento, non a caso, una delle chiavi di ricerca più utilizzate è proprio “didattica a distanza”, Grandi Scuole si fa trovare pronta: per la comunicazione e gestione delle lezioni online ciascuno studente riceve un planning giornaliero e settimanale delle attività da seguire e svolgere, attraverso le diverse piattaforme finora utilizzate per garantire agli studenti la continuità didattica.
In linea con le richieste del Ministero sulla prosecuzione dell’attività didattica, Grandi Scuole ha infatti dato fin da subito una risposta concreta alle esigenze delle famiglie, incrementando significativamente le attività online fornite fino a quel momento ai suoi studenti. Gli studenti iscritti a Grandi Scuole avevano già la possibilità di usufruire della didattica online, ma fino all’esplodere dell’emergenza sanitaria questa possibilità era utilizzata circa nel 20% dei casi, l’80% della didattica era erogata in presenza nelle sedi diffuse in tutta Italia.
Di pari passo con la crescita dell’emergenza sanitaria nazionale, anche la didattica online offerta da Grandi Scuole è cresciuta: in una sola settimana le percentuali sono cambiate drasticamente: il 100% della didattica è ora erogata online, sia grazie agli strumenti già in uso sia grazie all’implementazione di nuovi strumenti e tecnologie per garantire la continuità didattica.
Al momento Grandi Scuole fornisce 10.000 lezioni online e 5.000 attività offline (sotto forma di compiti ed esercitazioni) ogni settimana. Le lezioni online sono quindi il doppio delle attività offline, che restano comunque una parte essenziale dell’attività didattica globale. Non solo: grazie a una comunicazione costante con le famiglie, i genitori dei ragazzi iscritti a Grandi Scuole sono sempre aggiornati sulle attività che svolgono quotidianamente i loro figli, sanno sempre quello che stanno facendo e si sentono rassicurati.