Rapporti sessuali che durano pochi minuti, al termine dei quali lui si gira di spalle, senza fare più caso a te, che rimani così nel letto, insoddisfatta e delusa. Perché è così egoista?
«Non è egoista. Ma frustrato, deluso, arrabbiato – assicura Bruno Giammusso, andrologo dell’Università di Catania – Quando per l’ennesima volta un uomo non riesce a controllarsi, si sente inadeguato, come se non fosse un vero maschio. E così, la voglia di dedicarsi alla compagna con tenerezze e carezze sfuma in un secondo».
In effetti, raccontato così, il punto di vista di lui è abbastanza comprensibile. Resta però il problema che la donna non può essere l’unica a dover capire. Anche lei, a sua volta, ha diritto di essere compresa. Come? «Il primo passo è parlarne insieme e cercare di aggirare il problema con qualche rimedio fai-da-te» dice l’esperto.
«Per esempio, ogni uomo sa quali sono le posizioni che gli permettono di controllarsi meglio. Se si trasforma questa ricerca in un gioco, la complicità di coppia aumenta, e forse anche la durata. Possono servire anche i profilattici ritardanti (contengono una piccolissima quantità di anestetico locale) o gli spray alla lidocaina, che riducono leggermente l’eccessiva sensibilità del pene. Oppure si può provare ad avere più rapporti di seguito. Se la situazione non migliora però, è inutile aspettare: bisogna farsi visitare da un andrologo».
Perché l’eiaculazione precoce si può curare. A volte basta anche un semplice antibiotico: può capitare infatti che la fretta sia causata da un’infiammazione alla prostata o alle vescicole seminali.
«Più spesso però l’eiaculazione precoce è primaria, cioè non dipende da una malattia ma da una particolare costituzione del sistema nervoso, che porta l’uomo a essere troppo sensibile agli stimoli sessuali – spiega l’andrologo – In questi casi si usa un leggero antidepressivo. Che come “effetto collaterale” aiuta gli uomini a controllarsi di più nei momenti dell’amore».