Sei stressata? Forse non è colpa tua ma di una divisione impari dei compiti familiari. La quantità di compiti spesso sulle spalle esclusive delle donne sono numerose: chi vive sola certamente non ha nessuno con cui dividere i lavori di casa ma allo stesso tempo deve gestire solamente il disordine o altre problematiche causate per sua mano. Diverso è invece per chi ha marito e figli che non sono certo l’esempio di coinquilini modello che molte sperano di avere.
Per quanto si possa negare e provare a mediare, la società mette ancora la donna in difficoltà: non solo le viene chiesto di lavorare a ritmi sempre più stressanti (spesso con un divario salariale rispetto a colleghi uomini nella medesima posizione professionale) ma le viene anche chiesto di gestire al meglio la casa, l’economia domestica e i figli. Secondo alcuni sondaggi sono proprio le donne a gestire il massimo carico di casa e figli, nonostante le cose lentamente in alcune case stiano cambiando. Il risultato? Probabilmente sei stressata anche tu, la colpa non è tua ma potrebbe essere del tuo compagno e dei tuoi figli.
Sei stressata per colpa di tuo marito
Una ricerca americana ha mostrato i dati: 1 mamma su 2 si sente stressata per colpa del marito; ecco quindi che non solo stress ma allo stesso modo stanchezza e nervosismo vanno a cadere anche sulla coppia che può trovarsi a gestire momenti di difficoltà. Il peso dell’uomo non è solo quello di non collaborare ma spesso di aggiungere problematiche, alzando quindi il livello di stress di altri punti.
Secondo la ricerca americana gli uomini sono colpevoli di non collaborare nelle faccende domestiche lasciando il massimo del carico alla donna e anche con i figli non sembrano andare tanto meglio: i papà sono ottimi compagni di gioco ma quando c’è da fare compiti o occuparsi dei bambini sembrano dileguarsi. Non tutti, sia chiaro!
Burnout genitoriale
Si sente spesso parlare di burnout, eppure normalmente lo si fa in riferimento al mondo lavorativo. La psicologia definisce questa sindrome come un effetto dello stress cronico che non fa altro che degenerare a lavoro; quello che è interessante notare è che negli anni questo termine è stato poi associato anche all’essere genitore.
Sei a rischio burnout? Potrebbe non essere il lavoro ma tuo figlio a portarti ad uno stato di esaurimento emotivo. Ammetterlo però, espone le donne ad un giudizio. Attenzione, qui non si mette in gioco l’amore per i propri figli ma il bisogno di avere i propri spazi come donna. Necessità più che legittima. Qual è il problema? Se dal lavoro ci si può prendere una pausa richiedendo ferie o aspettativa, dai figli non è possibile staccarsi momentaneamente. È importante quindi il dialogo con la famiglia e fare in modo di dividersi i compiti in modo equo.
Come peggiora
Ci sono atteggiamenti maschili che arrivano poi ad aggiungere il carico da novanta: ecco che i mariti o i compagni tendono a delegare. Sei stressata perché tuo marito è poco collaborativo? Faglielo notare. Molte volte fanno cose con leggerezza, senza pensare che delegare alcuni compiti va ad aggiungere pesantezza ad una giornata che già sembra infinita.
È bello sapere che lui conta su di noi, appoggiandosi nel momento del bisogno ma è importante stabilire dei limiti: spiegargli che non può valicare alcuni step.
La ricerca americana
La ricerca americana di cui ti abbiamo accennato prima è stata elaborata dal magazine Today che dopo aver intervistato 7000 mamme negli Stati Uniti ha elaborato una percentuale preoccupante. Il 46% delle donne che hanno consentito all’indagine hanno identificato nel proprio partner una delle cause scatenati del proprio stress.
Sempre secondo questa ricerca, il 75% delle donne ha raccontato di svolgere quasi la totalità delle faccende domestiche e dei compiti familiari senza ricevere un vero e proprio sostegno o una collaborazione dal proprio compagno.
Come risolvere?
Sicuramente il primo consiglio che possiamo darti è di cercare un dialogo. Talvolta le cose vengono fatte con leggerezza e non con cattiveria; tuo marito o il tuo compagno deve essere a conoscenza del tuo malessere. Esponigli il problema, ma fallo in modo positivo senza colpevolizzarlo.
Dopo aver esposto il problema pensate insieme a come ridistribuire i compiti così che non pesino tutti su di te. Ci sono tante cose di cui potrebbe occuparsi lui tranquillamente; cercate di dividere le attività in base alle predisposizioni. Ad esempio, se a lui piace cucinare potrebbe occuparsi di preparare i pasti, al contrario se non fosse portato può occuparsi invece di caricare la lavastoviglie e apparecchiare la tavola.
Non escludere i tuoi figli; fin da subito anche loro devono imparare alcune regole. Dal semplice mantenere in ordine la propria stanza dei giochi al farsi il letto la mattina, dal riporre i panni sporchi negli appositi cestoni al rimettere in ordine dopo aver fatto merenda. Insomma, con piccoli sforzi e contributi da parte di tutti puoi ottenere momenti per te e riportare i livelli di stress sotto controllo. Prova a liberarti dell’ansia di dover gestire tutto e delega ciò che c’è da fare.