Una trappola da cui è difficile fuggire, ma che mostra segnali inequivocabili: è una relazione idealizzata. Un rapporto che, in un gioco di specchi e di bugie, non si mostra per quello che è e ti spinge a dipingere la realtà diversamente, ignorando pericoli e problemi.
Idealizzare il partner è un problema molto più comune di quanto si pensi che spinge a coprire con un velo invisibile incongruenze e dolori. In sostanza si diventa ciechi e la colpa, come scopriremo, non è (solo) dell’amore.
Perché idealizziamo il partner
Quando ci innamoriamo e iniziamo una relazione infatti ci sentiamo pervase da una nuova energia. Si tratta di un momento di estrema esaltazione in cui proviamo nei confronti del partner – e delle sensazioni che ci provoca – la stessa dipendenza che si sviluppa verso le droghe. Non a caso le aree stimolate del cervello sono quelle che si “accendono” quando viene assunta la cocaina.
Le aree interessate, in particolare, sono quelle legato al sistema ricompensa-sensazione di euforia. Il risultato? Tendiamo non solo a sviluppare una dipendenza nei confronti della persona amata, ma anche a ignorare i suoi difetti. In quel momento infatti, anziché metterci in relazione con l’altro, lo facciamo con i nostri sentimenti. Trasferiamo dunque sull’altra persona tutti i desideri, i sogni e le aspettative. Un processo esaltante, ma estremamente pericoloso, che ci rende sostanzialmente ciechi.
I segnali
I segnali di una relazione idealizzata sono piuttosto evidenti, ma spesso, proprio perché siamo cieche, non ci rendiamo conto delle bandiere rosse che spuntano ovunque. Bugie, lui che scompare per dichiarare poi tutto il suo amore, buchi neri nelle sue dichiarazioni sono solo alcuni sintomi che qualcosa non va. Ma ciò a cui devi prestare fede è soprattutto il tuo istinto, quella vocina nel profondo che ti dice che qualcosa di sbagliato c’è, anche se vuoi ignorarlo.
Le cause
Ma cosa condiziona queste proiezioni? Se te lo stai chiedendo sappi che sociologi e psicologi hanno provato a dare una spiegazione, collegando l’idealizzazione della relazione con il quadro culturale di riferimento. I libri, i film e le canzoni che alimentano il mito del grande amore e l’ideale del Principe Azzurro, influenzeranno la visione dell’amore e la capacità di restare razionali quando il sentimento bussa alla porta.
Ma non finisce qui, perché una relazione idealizzata è legata anche ai modelli di coppia a cui, sin da piccoli, si è stati esposti. Chi, ad esempio, ha subito una separazione dolorosa dei genitori, con continui litigi e scontri, sognerà per il futuro una vita di coppia idilliaca, arrivando a ignorare i difetti dell’altro e i problemi pur di far funzionare la storia d’amore a tutti i costi.
Come uscirne
Uscire da una relazione idealizzata è possibile? Il primo passo per aprire gli occhi è puntare nuovamente l’attenzione su se stessi. Abbandonare questo stato infatti significa scoprire chi sei davvero o, meglio ancora, imparare a farlo nel modo giusto. Il più delle volte infatti un amore idealizzato è causato semplicemente dalla volontà di proiettare sull’altro una parte di noi che ancora non conosciamo, i desideri o bisogni che non siamo capaci di esprimere in maniera chiara.
Se non sei consapevole dei tuoi bisogni, delle tue qualità, di ciò che sei o non sei, continuerai ad avere alte aspettative nei confronti dell’altro e a trovarti in relazioni in cui dovrai chiudere gli occhi per fingere che tutto sia come vuoi tu.
Uno step in più sarà quello di capire che tutte le qualità che cerchi nell’altro – e che credi di non possedere – sono in realtà già tue. Per farlo sperimenta un semplice esercizio: mettiti di fronte allo specchio e, ad alta voce, nomina le qualità del tuo partner. Poi ripeti: “Rivendico questo potere, rivendico le mie qualità”. Ti renderai conto che hai tutte le carte in regola per essere felice, dentro oppure fuori da una relazione e che la chiave della felicità è proprio lì, dentro di te.
Cosa accade dopo
Cosa accade quando la dopamina nel cervello diminuisce e si riaprono gli occhi? La bolla di felicità e negazione in quel momento scoppia e tutte le informazioni che prima erano state ignorate riguardo il partner emergono. Erano infatti state semplicemente messe da parte. A quel punto riusciremo a percepire l’altro per quello che è, confrontandolo con la sua alterità.
A questo punto sarai tu a dover decidere, scegliendo se ami davvero l’altro o se l’hai solo idealizzato. Potrai dunque scegliere se chi hai di fronte fa per te oppure no, se la love story che stai vivendo è quella giusta oppure se ti crea solamente ansie e sofferenze che hai sempre ignorato. La chiave di tutto, come sottolineato già, sta nel sapersi ascoltare, nel dare voce alle proprie esigenze e non aver paura di raccontarle.