Hai una relazione tossica, sai che dovresti mollare il colpo ma non ci riesci. Non sei l’unica a sentirti soffocata da rapporto di coppia che ti rende infelice e incapace di voltare pagina. Non lo fai per varie ragioni ma sapere di quali si tratta effettivamente potrebbe aiutarti a capire che puoi lasciare il tuo partner e andare avanti per la tua strada.
Su sito “Let Your Dreams Begin“, la lifecoach Mitzi Bockmann ha individuato cinque motivazioni principali per cui si tende a trascinarsi in una relazione che non ci regala più grandi emozioni. Vediamo quali…
Gli attimi di felicità
Sai benissimo di cosa si tratta. Momenti in cui tutto è fantastico. Guardare i bambini scartare i regali di Natale o semplicemente godersi un tramonto insieme. Attimi che ti riportano all’inizio della vostra storia, quando eravate una cosa sola e vi amavate profondamente.
Sono proprio quegli attimi che ti fanno riflettere e ti chiedi se lasciarsi sia una buona idea, o non ci sia magari la speranza di risolvere le cose. Attenta però: si tratta di momenti nel mezzo di una relazione che probabilmente ha smesso di appagare entrambi. Quindi goditi quegli istanti, ma chiediti se valga davvero la pena insistere.
Non vuoi arrenderti
Spiega la dottoressa Bockmann: “Sento spesso dai miei pazienti: ‘Non sono una che molla’. Nessuno vuole rinunciare a nulla, soprattutto a qualcosa di così importante come una relazione. Quindi continuano a credere che forse, con la sola forza di volontà, tutto andrà per il meglio. Quello che dico loro è che in una coppia entrambi i partner devono lottare per mantenere vivo il rapporto: lo sforzo non deve essere unilaterale”.
A volte non si può fare nulla per salvare una relazione e gettare la spugna non significa fallire. Significa invece essere abbastanza forti da lasciare andare qualcosa che non ci rende felici per guardare oltre e ritrovare felicità e amore.
Maledette abitudini
Sembra banale, ma uno dei motivi per cui non riuscite a “staccare” sono le abitudini. “Quando stavo pensando di lasciare mio marito perché eravamo entrambi infelici – racconta la dottoressa Bockmann – erano le piccole cose che mi impedivano di farlo. Il pensiero di non vedere più insieme i film il venerdì sera, il Natale ai Caraibi e le visite estive a mia madre erano sufficienti a paralizzarmi e costringermi a restare. Non potevo immaginare che ci fosse alcun cambiamento nelle cose che facevamo da decenni”.
Ci sono cose che tu e il tuo partner avete sempre fatto insieme e che sembrano impossibili da perdere. Che siano grandi o piccole, spesso sono sufficienti a impedirti di andartene. “Posso dire questo – sintetizza Mitzi Bockmann -: dieci anni dopo il mio divorzio ho qualcun altro con cui guardare un film il venerdì sera. Inoltre, io e i miei figli abbiamo mantenuto la tradizione dei Natali caraibici e delle visite estive a casa di mia madre. Non lasciare quindi che le abitudini ti intrappolino in qualcosa che ti rende infelice. La vita è troppo breve!”.
E se poi soffro?
Molte persone non si rendono conto che uno dei motivi per cui rifiutano il cambiamento, che si tratti di rinunciare a una relazione, di trasferirsi in un’altra città o cambiare lavoro, è perché hanno paura di soffrire. I nostri corpi sono programmati per evitare il dolore: farlo è una questione di sopravvivenza. Quindi, quando ti trovi di fronte a qualcosa che potrebbe causare sofferenza, come la perdita di una relazione, ti chiudi a riccio. Il tuo cervello fa tutto il possibile per impedire che la sofferenza arrivi, impedendoti di fare quel passo che potrebbe causarti dolore. È quindi importante riconoscere che la paura di soffrire è probabilmente una delle ragioni principali per cui non riesci a lasciare.
L’attrazione fisica
Molte coppie intrappolate in un rapporto infelice hanno ancora una vita amorosa intensa. E quando l’intimità è così soddisfacente diventa difficile razionalizzare la fine di una relazione.
“Sfortunatamente – spiega Mitzi Bockmann – chimica e relazioni sane non sempre vanno di pari passo. Alcune persone hanno una buona intimità, ma semplicemente non riescono ad andare d’accordo su nient’altro. Altre, invece, sono follemente innamorate ma la loro vita sessuale non va poi così alla grande. Come il dolore, l’intimità è qualcosa di primordiale, qualcosa che ti aiuta a mantenerti in vita. La prospettiva di rinunciarci può essere terrificante e la paura di non sentirti mai più così bene è sufficiente per impedirti di allontanarti da chi, in fondo, non ti rende felice”.