La bocciatura a scuola può essere un’esperienza difficile e dolorosa per un bambino o un adolescente, capace di minare la sua autostima e lasciarlo con un profondo senso di colpa e inadeguatezza. In questo delicato momento, il ruolo dei genitori è fondamentale per offrire sostegno e guida al proprio figlio, aiutandolo a superare il trauma e a ritrovare la fiducia in sé stesso.
L’importanza di un ambiente sicuro
La prima cosa da fare è creare un ambiente sicuro e accogliente, dove il bambino si senta libero di esprimere le proprie emozioni senza timore di essere giudicato. Per un genitore è importante ascoltare con attenzioni le preoccupazioni del figlio, i suoi timori e le sue frustrazioni, dimostrando empatia e comprensione. Ciò che bisogna evitare è minimizzare i sentimenti o rimproverarlo per il fallimento.
Capire le cause e trovare le soluzioni
Il secondo passo da fare, questa volta insieme al bambino, è cercare di capire le ragioni che hanno portato alla bocciatura. Ci sono state difficoltà di apprendimento non diagnosticate? Problemi personali che hanno influenzato il rendimento scolastico? Un metodo di studio inadeguato? Individuare la causa principale aiuterà, nella maggior parte dei casi, a trovare soluzioni efficaci per il futuro.
Ricostruire l’autostima dopo la bocciatura
La bocciatura a scuola può davvero minare l’autostima di un bambino o di un adolescente. È importante, quindi, aiutarlo a ritrovare fiducia in sé stesso ricordandogli i suoi punti di forza, le sue capacità e le sue conquiste passate. In questo percorso è necessario incoraggiarlo a coltivare le sue passioni e a partecipare ad attività extrascolastiche in cui si sente capace.
Obiettivi da raggiungere
Sempre sul fronte autostima è possibile fissare, insieme al figlio, obiettivi di studio realistici e raggiungibili, suddividendoli in piccoli traguardi. Questo lo aiuterà a vedere i progressi compiuti e a mantenere alta la motivazione. Ogni conquista va poi celebrata, sottolineando soprattutto l’impegno e la determinazione.
La collaborazione con gli insegnanti
Un altro aspetto importante è la collaborazione con gli insegnanti. A seguito della bocciatura si può, infatti, valutare l’idea di fornire al bambino un supporto didattico personalizzato. Un tutor o un programma di doposcuola possono aiutarlo a colmare le lacune e a migliorare le sue competenze nelle materie in cui incontra maggiori difficoltà. Inoltre, è fondamentale collaborare con gli insegnanti per creare un piano di lavoro personalizzato che risponda alle specifiche esigenze del bambino.
Cosa imparare dalla bocciatura
Se la bocciatura a scuola è di per sé qualcosa di negativo, si possono però imparare molte cose che torneranno sicuramente utili in futuro. Innanzitutto, non passare l’anno può insegnare cos’è un fallimento e come si affronta. E ancora: la bocciatura può essere la scintilla che crea un dialogo, magari fino a quel momento assente, in famiglia. Può, inoltre, contribuire a creare un altro tipo di ambiente in casa, dove c’è meno stress e uno stile di vita sano. Insomma, se alla base c’è un supporto è molto probabile che il bambino o il ragazzo si riprenda presto.