Separarsi a 40 anni
La società americana l'ha definita «empty-nest», la sindrome del nido vuoto, in un articolo del Wall Street Journal dal titolo inequivocabile: «Finché il quarantesimo anno non ci separi». Tutto accade quando i figli, cresciuti e ormai lontani da casa, alzano il velo su un' intesa a volte anestetizzata, con la coppia che dopo aver assolto il ruolo genitoriale si ritrova senza progetti comuni. «Le relazioni coniugali hanno funzionato fino a quando l' aspettativa di vita era intorno ai 60 anni, il tempo sufficiente per sposarsi, procreare e crescer figli" sosteneva, già in tempi non sospetti, l' antropologa e psicologa sociale Margaret Mead.
Come superare il senso di colpa per aver scelto la separazione
Ora che la vita si è allungata, le coppie si ritrovano, a un certo punto, senza più niente da dirsi. Se da parte di entrambi non vi è stata la volontà e l’energia di condividere nuovi progetti, nuove realtà sociali, nuove passioni da coltivare insieme, la donna, con molta più probabilità, sentirà di non poter più continuare ad investire in una relazione poco funzionale al soddisfacimento dei bisogni. Al netto degli estremismi biologici, il fenomeno del nido vuoto esiste e ha già travolto milioni di coppie. E la realtà sempre più frequente è che non ci si lascia più tanto per un nuovo amore, ma perché si è arrivati alla fine di un percorso.
Longevità, bisogno di autoaffermazione, indipendenza economica, tramonto delle censure familiari etc…. Le mogli non dipendono più finanziariamente dal compagno e i mariti ritrovano la sessualità attraverso nuove relazioni. Vincenzo Marigliano, direttore del Dipartimento di Scienze dell' invecchiamento della Sapienza di Roma, parla di «nuova biologia», grazie anche ai nuovi farmaci. «Desideri e progettualità, che prima si davano per quiescenti, oggi sono incoraggiati: si cerca di fare quello che a 40 anni non si è potuto», spiega Marigliano. Secondo uno studio promosso su 500 coppie dal sito web britannico Forget Dinner le coppie sposate da un anno, durante il pranzo, conversano 40 minuti, quelle insieme da 20 scendono a 20 minuti, fino a precipitare a 3 minuti dopo 50 anni di matrimonio.
Quindi la donna che sente di non poter più ritrovare in quella coppia la propria soddisfazione personale, sessuale e affettiva che sia, oggi non sente più tanto di aver fallito, come invece accadeva un tempo, e di non potersi più tanto mettere in gioco, ma nella condizione di ricostruirsi una nuova vita, una realtà in cui magari i figli si adegueranno più velocemente rispetto a un tempo. Vorrà dire per lei rimettersi in gioco in un nuovo modo, rinnovarsi ed esplorare nuove realtà. Separarsi a quarant’anni, per molte donne, significa riscoprire sé stesse, proponendosi in un modo diverso, e provando ad essere più coraggiose e sicure di fronte alle decisioni della vita.