La separazione dei beni si può fare anche dopo il matrimonio, questo fatto è ignorato dalla maggioranza delle coppie che convolano a nozze, ma in realtà è una procedura che si può fare senza alcun problema. Bisogna solo sapere a chi rivolgersi, che documenti è necessario fornire e prendere atto che questa operazione comporta comunque una spesa.

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Il primo step da fare è scoprire tutte le proprietà che si hanno e che ricadono in regime di comunione dei beni, il secondo è farle valutare. Non vanno bene infatti valutazioni approssimative, perché si rischia di non ripartire i beni in maniera equilibrata creando uno squilibrio fra i due coniugi e le loro situazioni finanziarie.

Se si possiedono delle proprietà immobili è bene rivolgersi a un perito competente che sappia dare un valore preciso alla casa o a qualsiasi altro bene immobiliare. Una volta raccolti tutti i dati sui beni da dividere, potete recarvi in uno studio legale al fine di formalizzare ciò che avete già stabilito o farvi aiutare per ottenere una divisione il più possibile equa.

In linea generale i documenti da fornire per completare la pratica sono l'estratto dell'atto del matrimonio, il codice fiscale e il documento di identità. Come spesa dovete prevedere circa 600 – 800 euro, a seconda dello studio al quale vi rivolgete e della complessità che richiede la pratica stesssa. Ma soprattutto è necessario essere d'accordo sulla divisione, qualora questo accordo fra coniugi non venisse raggiunto bisogna infatti adire alle vie legali e rivolgersi al tribunale.