La separazione con addebito può essere richiesta per vari motivi, uno di questi riguarda l’aspetto più intimo della vita di coppia. Se infatti uno dei due coniugi preclude all’altro la possibilità di soddisfare i propri bisogni sessuali in qualche modo tradisce uno dei cosiddetti “obblighi di assistenza morale” previsti dall’istituto matrimoniale, aprendo così la strada a una separazione con addebito.
Naturalmente però la connessione fra mancanza di rapporti e addebito non è assolutamente automatica: bisogna che ci siano determinate condizioni ed è necessario dimostrare il permanere delle stesse. In primo luogo il rifiuto di condurre una normale vita sessuale con il coniuge deve essere continuo nel tempo e in secondo luogo deve trattarsi di un atto ingiustificato.
Quindi in caso di malattia o indisposizione del coniuge non è possibile chiedere la separazione con addebito. Al contrario la negazione di una sana e normale vita sessuale quando non ci siano impedimenti di alcun tipo giustifica la richiesta da parte del coniuge di una separazione con addebito perché lede la dignità dell’altro e i suoi diritti così come sono espressi e tutelati nella formula matrimoniale