Gentile Avvocato le scrivo per avere un consiglio sulla mia situazione. Mi sono separata da mio marito a marzo ma la nostra è una separazione di fatto in quanto per mancanza di soldi non abbiamo ancora presentato la separazione consensuale al tribunale. Abbiamo una figlia di 14 anni e un figlio di 12. Ho saputo che è possibile procedere alla separazione anche senza avvocato, vorrei sapere da lei come si deve fare e che procedura dovrei intraprendere e se secondo lei sia una cosa fattibile. Inoltre vorrei sapere un'altra cosa: da circa 2 mesi ho una relazione con un uomo, essendo separata di fatto mio marito può opporsi a questa relazione ? Io ho letto che nella separazione di fatto cessano gli obblighi di fedeltà dei coniugi dal momento che il marito lascia l'abitazione, quindi io sono libera di vivere questa storia senza problemi?

Ringraziandola della risposta la saluto cordialmente

Elisabetta (nome di fantasia scelto dalla redazione)

COME AFFRONTARE LA SEPARAZIONE DA UN UOMO VIOLENTO?


Gentilissima Signora,

in primo luogo le confermo che il nostro codice di procedura civile consente alle coppie di coniugi che intendano separarsi di comparire personalmente dinnanzi al giudice senza il patrocinio di un avvocato. Sul punto non le nascondo che molti Tribunali vedono di mal’occhio questa possibilità, in quanto vi è sempre il rischio che una delle due parti possa approfittarsi dell’ignoranza dell’altra per ottenere condizioni ad essa più favorevoli, anche a discapito dell’interesse dei figli. In un periodo di crisi sono sicuramente in aumento le coppie che ricorrono “al fai da te”, per questo quello che si può suggerire è di utilizzare il massimo delle accortezze rivolgendosi tutt’al più a legali iscritti agli elenchi del gratuito patrocinio piuttosto che avventurarsi in solitaria.

I documenti necessari che andranno allegati alle condizioni di separazione sono il certificato di residenza e di stato di famiglia di entrambi i coniugi, l’estratto riassunto dell’atto di matrimonio, le ultime tre dichiarazioni dei redditi ed un contributo unificato da 37 euro. Va detto, infine, che questa possibilità non vale per il divorzio per il quale, invece, resta indispensabile la difesa di un legale.

Quanto, poi, alla relazione che ha intrapreso dopo la rottura di fatto le confermo che nessun Giudice potrà mai addebitarle la separazione per l’adulterio dal momento che questa è nata successivamente. Va da sé che un minimo di contegno andrebbe tenuto almeno sino alla prima udienza dal momento che ogni elemento delle sue attitudine di vita potrebbe essere strumentalizzato dalla difesa di suo marito per screditare la sua immagine agli occhi del magistrato