Anche se le calorie spese a letto mentre si fa l’amore non sono moltissime (certo dipende da quanta passione ci mettiamo), non trascuriamo i benefici fisici che regala l’attività sessuale col partner
E quando proprio non ci va di farlo? Può capitare. L’importante è mantenere l’intesa col partner
«Secondo gli studi, il tempo ideale si aggira intorno ai 15-20 minuti, preliminari inclusi» spiega Fabio Cotti, psicoterapeuta di coppia dello Studio RiPsi.
Superata questa soglia, è facile che i tempi non coincidano più e che si passi dall’eccitazione alla stanchezza. Con una sensazione di disagio che il più delle volte la donna non esprime, neanche quando conosce il partner da un po’ di tempo. «C’è il timore di turbarlo ma sentirsi in sintonia a letto è un traguardo importante» sottolinea il dottor Cotti. «Che si raggiunge più facilmente se ascoltiamo e sentiamo l’altro con il nostro corpo e i nostri sensi».
In ogni caso, quando la conclusione del rapporto si fa attendere, c’è più di una ragione.
Se una volta le lamentele femminili si concentravano sul menefreghismo testosteronico e sbrigativo del partner, che spesso ci lasciava insoddisfatte , oggi capita il contrario.
«È proprio qui il punto» spiega Adele Fabrizi, psicoterapeuta dell’Istituto di sessuologia clinica di Roma. «La novità sta nel fatto che l’egoismo virile , tipico delle generazioni precedenti, è sparito a favore di un’altruismo che mira a cercare di soddisfare il più possibile la propria partner. E molti maschi sono convinti che il modo migliore per centrare l’obiettivo sia una performance di lunga durata ».
Tutto preso nell’assicurare il nostro piacere, lui ottiene l’effetto opposto e va fuori misura.Peccato, perché le intenzioni erano buone.
Molti uomini vivono ancora oggi il rapporto come una prova . «E quelli più insicuri cadono in una trappola» spiega Fabio Cotti.
«Concentrati come sono nell’affermare le proprie capacità a letto, pensano di dimostrarle con una prestazione record in termini di tempo. Ma così finiscono per non cogliere i bisogni più intimi della partner e, soprattutto, la “perdono di vista”, non sapendo a che punto è la sua eccitazione».
C’è, infine, un altro aspetto e riguarda la percezione della durata del rapporto. In questo caso non c’entrano solo i minuti. Una donna può avere la sensazione che duri troppo perché si sta facendo l’amore in modo meccanico.
«Dal punto di vista femminile, il contesto non è un dettaglio trascurabile » spiega Cotti. «Se non c’è un pizzico di romanticismo o, a seconda di ciò che piace di più, situazioni stuzzicanti e maliziose , fare l’amore diventa ripetitivo e quei pochi minuti in più pesano».