C’è un tratto che accomuna la vita della maggior parte delle persone con cui parlo, ed è la stanchezza. Si tratta di una stanchezza profonda, stratificata, esistenziale, che dipende da mille fattori.
L’angoscia del tempo è nemica del sesso
Uno, in particolare, contribuisce ad alimentare la sensazione di vivere in perenne affanno: il nostro rapporto con il tempo. L’idea, cioè, di dover sempre ottimizzare tutto, mentre cerchiamo di conciliare i molteplici ruoli che abbiamo, di auto-migliorarci sempre, di conformarci a standard di elevatissima efficienza e di praticare il multi-tasking come se fosse una fede laica. Nel mentre, è quasi inevitabile che il nostro desiderio sessuale si perda per strada e che il piacere di cui il nostro corpo è capace diventi un pallido ricordo. Il sesso assume le sembianze dell’ennesima incombenza da mettere in agenda, e il conforto che il rapporto con l’altra persona può fornirci diventa un benefit rinunciabile.
Al sesso lento serve tempo
Il desiderio, invece, necessita di tempo, di spazio, di respiro (tre elementi quanto mai assenti, o carenti, nell’economia della nostra quotidianità). Dunque chiediamoci cosa ci manchi davvero e forse la risposta sarà che ci manca la possibilità di ritrovarci, di sintonizzarci, di spogliarci delle urgenze e delle inquietudini costanti, e praticare quello che potremmo definire slow-sex. Non un coito furtivo (che per carità, in certe circostanze va bene), ma un’occasione per ascoltarsi con la pelle, confidarsi con i pori, guardarsi negli occhi, riconciliarsi con i corpi e consentire al piacere di farsi strada in noi, di risvegliarsi e muoversi da un punto impreciso nell’addome fino al cervello e poi ancora giù, sotto l’ombelico.
Elogio del sesso lento
Lo slow sex che è fatto di contatto e nudità, di attenzione e accoglienza, e reciprocità, e voglia di stare insieme e starci bene, lì, in quel momento, per davvero. Presenti a sé, e all’altra persona, con ogni cellula. Non so a voi ma a me un sesso così, non frettoloso, non raffazzonato, non distratto da qualche altrove, sembra uno di quelli che poi, se lo fai, ti risveglia tutto: languorino, appetito e fame. Un bel regalo, da farsi più spesso.