Sindrome della Crocerossina
Uomo problematico cercasi. Offro salvezza in cambio di amore per gratitudine. Automunita – con sirena spiegata – e reperibilità h24. Il mio motto è: tu sei un uomo pieno di difficoltà, io già ti amo. E provo per giorni, mesi, anni, a salvarti da qualsiasi cosa ti accada. Basta che in cambio tu ami e non mi lasci.
Sei un tipo sempre indeciso? Sei un uomo inconcludente? Sei un vampiro energetico? Non sai cosa vuoi dalla vita? Tendi a scappare dai rapporti quando si fanno seri? Sei instabile, infelice della tua esistenza, viziato, insoddisfatto, immaturo? Già ti adoro, sei così misterioso!
Queste sono alcune delle caratteristiche della sindrome della crocerossina, chiamata anche sindrome di Wendy dal personaggio femminile di Peter Pan disposto a prendersi cura del ragazzo che non cresce mai più o meno a qualsiasi costo.
Perché ci si ritrova ad accudire e sopportare in modo incondizionato persone che non sanno amare, che amano poco, che amano male, che scappano via, che vanno continuamente rincorse?
Come spesso accade nelle relazioni tossiche, il disagio e la sofferenza che esse causano vengono sopportate in nome di una compensazione. Nel caso della sindrome della crocerossina, ad esempio, il sacrificarsi per l'altro porta con sé l'implicita richiesta che il partner non ci lasci mai, perché siamo indispensabili. Perché con il nostro sacrificio ci meritiamo l'amore come gesto di ricambio.
Cause
Dietro ogni comportamento dannoso ci sono sempre delle cause, motivazioni che spingono una persona a ripetere sempre lo stesso schema che, inevitabilmente, porta solo al ritrovarsi in altre relazioni tossiche e a soffrire.
Il comportamento tipico di chi soffre della sindrome da crocerossina è quello di colei (o colui, perché anche se in misura minore gli uomini ne sono vittima) che ha bisogno di colmare un vuoto interiore. La crocerossina, molto probabilmente, è spaventata dall'idea di perdita e di abbandono e sviluppa la credenza che applicandosi e sacrificando ogni energia sull'altare dell'amore costui non la lascerà mai.
Chi soffre della sindrome della crocerossina non si stupisce del fatto che buona parte del tempo lo trascorra stando male, sentendosi inadeguata e talvolta persino respinta dall'altro. Questi eventi risuonano perfettamente con la convinzione che sia giusto soffrire per amore, perché in cambio si viene amati per sempre e mai lasciati.
Naturalmente i motivi per cui si sviluppano delle condizioni del genere sono i più diversi e vanno indagati partendo dalla storia personale di ciascuno.
Sindrome della Crocerossina: Test
- se al primo appuntamento ti dice: sono problematico e tu lo trovi tenero come un personaggio di una favola
- se ti confessa di non avere una relazione stabile da anni e tu, invece di chiederti perché, lo coccoli e ti candidi
- se metti sempre i suoi problemi e i suoi bisogni prima dei tuoi
- se accetti dubbi, gelosia, freddezza, tradimento, instabilità e lo giustifichi sempre
- se lui ti dà la colpa di tutto e tu credi sempre che abbia ragione
Fai anche tu parte del grande club delle crocerossine? Il nostro consiglio è: pianta il camice al chiodo e cambia uomo, perchè nessuno – neanche il cardiochirurgo dlel'amore – può salvare un partner problematico che non sa di avere dei problemi o non vuole risolverli.
Come guarire dalla sindrome della crocerossina
Quando parliamo di dinamiche psicologiche complesse due cose sono sempre rischiose: l'autodiagnosi e l'autoguarigione. Senza aver sviluppato la sindrome della crocerossina vera e propria, si possono avere delle tendenze che ci portano ad avere comportamenti affini. In questi casi è più facile, se mettiamo a fuoco determinati sintomi, distaccarsi e abbandonare il comportamento nocivo.
Tuttavia è sempre bene confrontarsi con un professionista che può anche sconfessare determinate paure e convinzioni e aiutarci a compiere un percorso che ci aiuti a gestire la sindrome vera e propria. Può darsi che sia un cammino lungo, tutto cambia da persona a persona, e per questo non si può trovare o indicare una soluzione che vada bene per tutti.
Uscire dalla sindrome da crocerossina è possibile, ma è importante farsi aiutare e non pensare di fare tutto da sole, anche per evitare di scoraggiarsi ed abbattersi.