Sono tantissime le ragioni che spingono le coppie a chiedere una terapia di coppia, a rivolgersi a specialisti per cercare di rimediare a conflitti, a difficoltà di comunicazione, a incomprensioni, a problemi sessuali per scongiurare la separazione. Possiamo dire che è anche difficile fare generalizzazioni, ogni persona è differente, e quindi ogni coppia è diversa nelle sue modalità comunicative, nei suoi stratagemmi di risoluzioni di conflitti.

TERAPIA DI COPPIA E MEDIAZIONE FAMILIARE

Mi trovo spesso con coppie che vengono a fare terapia o consulenza per un motivo, e poi la reale problematica è diversa, alcuni si rivolgono a me ritenendo che ad esempio il problema sia di una persona, e conoscendo i partner, domandando le caratteristiche della loro storia, si capisce poi che il problema è insito nella comunicazione e nelle interazioni.

Spesso le persone, soprattutto le coppie che sono insieme da moltissimo, smettono di corteggiarsi, di cercarsi, e tale meccanismo se non viene modificato può portare anche a peggioramenti nelle relazioni, nella strategie comunicative, e può inoltre fare in modo che la coppia piano piano inizi a sgretolarsi, a cercare nuovi corteggiatori, nuovi partner capaci di emozionare.

In questo caso ai problemi della coppia si aggiungono quelli legati al tradimento, alla perdita di fiducia, di stima, di ammirazione che dovrebbero essere presenti nelle coppie per saldare il senso del “noi”. Spesso quindi le problematiche che spingono la coppia a rivolgersi a uno specialista sono correlate a difficoltà di relazionarsi o comunicare le quali portano a vari tipi di problemi anche più grandi, tipo tradimenti, noia, nervosismi, difficoltà sessuali.

Le aspettative delle coppie di solito appaiono legate alla risoluzione del problema “ultimo”, quello cioè in cui è degenerata la coppia, ma dovremmo cominciare a capirlo già prima, prima di un tradimento, prima di perdere completamente la gioia di stare insieme. Per questo la terapia di coppia è più breve e semplice se è iniziata appena si percepiscono i primi segnali, per ritrovare la gioia di stare insieme e fare meno fatica a ricrearsi quel senso di “noi” e rimparare a vivere e a godere della compagnia dell’altro.

A cura della Psicologa Eleonora Pellegrini  ( Facebook Psicologia per famiglia; blog Psicologia per famiglia)