Un tradimento e una relazione omosessuale dopo un matrimonio d’amore, sognato e conquistato fra gli ostacoli. Aver condiviso passioni, viaggi, libri. Dopo due figli e 15 anni insieme. Giorgia aveva messo in conto un momento di crisi, ma non come quello che si sarebbe presentato. La noia della routine ci sta, un flirt o una notte di sesso pure, perfino un tradimento di quelli che mettono a dura prova la famiglia, ma nulla potrà annientare un legame così forte, pensava.
Tradimento omosessuale: la storia di Giorgia
Vedendo il marito distratto, inizia però a sospettare l’esistenza di un’amante. Cerca tracce di rossetto o profumo sulle camicie, sperando ogni volta di essere smentita e poter tirare un sospiro di sollievo. All’ennesimo rientro di lui a notte fonda dopo una presunta cena di lavoro, non si trattiene, più: si mette a spiargli i messaggini sul cellulare. E in un bagliore dello schermo, ecco la verità. Che va oltre ogni sospetto e immaginazione. Lui la tradisce, sì, ma non con un’altra: con un altro, un uomo. Pochi secondi e tutta la sua vita, tutta la loro storia diventano un enorme punto di domanda in mezzo a un dolore devastante.
Come ha potuto lui nasconderle quella parte di sé per tanto tempo? E lei come ha fatto a non intuire nulla? E ancora: a chi pensava lui toccando il corpo di lei? L’omosessualità è emersa all’improvviso, senza segnali premonitori? L’autostima di Giorgia va in pezzi, molto più che se il marito avesse tradita con una donna giovane e bella. Non riesce ad accettare, a spiegarsi quello che è successo. E il futuro diventa all’improvviso un baratro di incognite.
Quando il tradimento sconvolge entrambi
«Il tradimento è sempre e comunque una scossa elettrica che sconvolge le nostre esistenze. Figuriamoci in situazioni come questa, dove mette in discussione non soltanto la fiducia nella fedeltà del partner ma la natura e la storia stesse della relazione. Sia per il traditore, sia per il tradito» spiega Marco Giacobbi, psicoterapeuta della coppia e autore con Maurizio Iengo del saggio Psicologia del tradimento – Conoscerlo, prevenirlo, superarlo.
«Chi, ha tradito, proprio perché lo ha fatto con una persona dello stesso sesso, può sentirsi totalmente perso, disorientato. E, prima ancora di provare a riparare o, al contrario, sciogliere il suo matrimonio, deve fare un lavoro per sfrondare le emozioni e ritrovarsi, capire quali sono i suoi desideri più profondi. Il primo passo è immaginare il proprio futuro. A queste persone chiedo, a volte, di pensare come vorrebbero essere ricordate in un epitaffio: se la cosa più importante è una vita centrata sulla famiglia e su rapporti sentimentali trasparenti, la ricostruzione della coppia è una strada percorribile. In questo caso anche il partner tradito arriva a comprendere che, pur davanti alla bisessualità dell’altro, la fiducia può essere ricostruita con una progettualità nuova e una comunicazione migliore».
Prima, però, ci sono passaggi psicologici ai quali non si sfugge. Chi ha subito il tradimento si sente annientato e, di fronte alla relazione omosessuale dell’altro, arriva a chiedersi se il loro è stato vero amore. «Svalutare il partner e quello che si è vissuto insieme è una reazione che all’inizio aiuta psicologicamente, perché porta a reagire alla situazione con rabbia anziché piombare nella tristezza o, come spesso accade, nella depressione» continua Giacobbi. «Ma se la coppia si rende conto insieme che relazioni e sentimenti a lungo condivisi non possono essere “falsi”, con il tempo riuscirà a ricompattarsi».
Quando il tradimento non si può superare
Diverso è il caso di un tradimento nato da un’omosessualità repressa per anni, tra sensi di colpa e vergogna: il bisogno di viverla liberamente può solo portare, dopo la relazione extraconiugale, a cambiare vita. Succede a Cathy, protagonista del bellissimo film di Todd Haynes del 2002 Lontano dal paradiso: una casalinga degli anni ’50 (Julianne Moore) che, scoperto il tradimento omosessuale del marito Frank (Dennis Quaid), prima cerca disperatamente di salvare il matrimonio, poi, quando si rende conto che non c’è nulla da fare, divorzia.
«Questa situazione va oltre la relazione extraconiugale, ed è irreparabile. Ognuno dei due dovrà ricostruirsi una vita diversa per conto proprio: non ci sono affinità o figli che possano fare da collante» ragiona lo psicoterapeuta Marco Giacobbi. «Ma può esserci un affetto che sopravvive: ho avuto una paziente che ha capito la sofferenza del marito e, alla fine, lo ha aiutato a ritrovarsi, a scardinare i condizionamenti anche religiosi sui quali lui aveva impostato la propria vita».
Anche in una coppia omosessuale il tradimento può prendere una forma imprevista, quella di un relazione etero, come racconta un nuovo toccante film: Passages di Ira Sachs è la storia del matrimonio di Martin e Tomas, che va in crisi per la bisessualità e il desiderio di paternità di uno dei due. Tomas si sente irrimediabilmente attratto da una donna (Agathe), che a sorpresa gli apre anche la prospettiva di avere un figlio. «Una calamita potentissima per un omosessuale», racconta Sonia, che molti anni fa è stata lasciata dalla compagna per un uomo. «Non aveva mai avuto storie con altre donne. Siamo state insieme per 7 anni e, verso i 30, lei ha iniziato a sentire il desiderio di un figlio. Non penso sia un caso che si sia innamorata di un uomo e abbia creato una famiglia con lui. Credo che siano ancora insieme».
La storia di Marco e Debora
La storia di Marco e Debora è ancora diversa. Quarantenni, sposati, un figlio. Lui le chiede spesso di poter realizzare un sogno erotico: vederla fare sesso con un’altra donna, e partecipare al gioco. Per amore di lui, lei fa delle avance a una collega, ma la cosa le piace al punto da tenersi quell’amicizia amorosa tutta per sé, scoprendo una bisessualità mai emersa prima e costruendo una relazione extraconiugale segreta. Quando Marco la scopre si sente tradito, spiazzato, arrabbiato. Tuttavia la sua identità e autostima subiscono meno colpi rispetto a quelle di Giorgia davanti al tradimento omosessuale del marito.
Marco non passa attraverso una fase autodenigratoria, non si sente minato nella mascolinità: pur vedendo la moglie scossa dall’esperienza, l’assenza di paragoni con un altro uomo gli allevia almeno l’ansia del confronto. Un amante maschio, magari più forte e piacente di lui, l’avrebbe messo probabilmente più in crisi. Ma la bisessualità quanto è pericolosa per la stabilità di un’unione? «Non più dell’eterosessualità» conclude Giacobbi. «Le cause del tradimento sono dentro la coppia, nell’allontanamento, nel disinteresse. Quando le cose vanno bene è più facile non inseguire avventure, qualunque sia l’orientamento sessuale».