Cara Chiara, a 18 anni comincio una relazione con un ragazzo fidanzato. Lui chiude con lei e inizia con me un rapporto che va avanti per anni. Ma a un tratto diventa distante e scopro che ha un’altra. Ci ho messo mesi per lasciarlo finché, improvvisamente, mi sono sentita libera. Intanto, si è avvicinato a me un amico e ho capito che il mio cuore disilluso poteva ancora provare qualcosa. È stato facile? No! Fidarmi ha richiesto una forza non indifferente. Ora, però, sento di amare questa persona. Non importa come andrà a finire, è già una vittoria non essermi fatta rubare la forza di amare! Il mio è un messaggio di speranza per chiunque creda di aver perso l’amore della sua vita. Anonima
«Se qualcuno cade, ditegli che questo che ora è in piedi anch’egli venne meno e capì di rialzarsi solo dai fatti». Leggendo la tua lettera, mi sono subito venuti incontro questi versi di Emily Dickinson. E confido che chi si sente annaspare sotto terra grazie alle tue parole potrà trovare l’ispirazione per aggrapparsi a un appiglio, poi a un altro ancora, e passo dopo passo – e, perché no, caduta dopo caduta – ricominciarsi. Non dev’essere stato facile ritrovare dentro di te la voglia, senza confonderla con la paura di farti male di nuovo. Ma se fosse stato facile, quella a cui sei riuscita ad abbandonarti non sarebbe l’avventura che ti aspetta e ti spetta. Grazie per il tuo racconto e per la tua ostinazione a vivere. Arrivano come stelle cadenti a lasciare una promessa di luce.»