A cura di Antonella Marchisella

Una volta si diceva che gli uomini preferiscono le bionde (devo dire che personalmente ho incontrato solo uomini che preferiscono le castane!), un detto comune tratto da “Gentlemen prefer blondes”, indimenticabile film di Howard Hawks con la splendida Marilyn Monroe. Da un po’ di tempo a questa parte si dice che gli uomini preferiscano le stronze, solitamente quando ci ritroviamo a dover smaltire una sonora delusione sentimentale.

Ma sarà proprio così? Secondo una nota giornalista americana, Sharry Argov, indubbiamente una donna “stronza” sarà in grado di tenere le redini del gioco molto meglio di come possa farlo una brava ragazza.

Ma che cosa sarebbe esattamente una stronza? Il dizionario francese Larousse traduce “stronza” con il sostantivo femminile “conne”, mentre Wikipedia riconduce ad uno stronzo/a una persona che si comporta abitualmente in modo odioso e sleale.

Noi abbiamo ancora fiducia nel pianeta uomo, perciò crediamo con una buona dose di ottimismo, che stare con un partner con le caratteristiche sopracitate non piaccia a nessuno, nemmeno al peggiore dei bulli.  In realtà, il signifcato che Sharry Argov associa alla “donna stronza” non ha nulla a che fare con la volgarità, o con l’essere odiose e sleali, tuttaltro!

L’acuta giornalista ha semplicemente riportato delle considerazioni a seguito di interviste fatte a un buon numero di rappresentanti del genere maschile, sulle situazioni in cui quotidianamente le ragazze si ritrovano a convivere, suggerendo così le migliori modalità di risposta per ciascuno di tali eventi, corredando il tutto con sfrontatezza e sana autostima. 

“La donna di cui parlo non è la stronza al volante e tanto meno la classica collega stronza, quella che tutti detestano. Parlo di una donna gentile ma forte, che sta in piedi da sola, che sa affermare se stessa e non rinuncia alla propria vita. Magnetica, stimolante: è questa la “stronza” che ha capito tutto” – afferma Sharry. La prima regola del gioco sarebbe dunque essere forti, indipendenti e sicure di sè.

Queste le prime dieci regole per diventare ciò che gli uomini più desiderano al mondo: 
1- mantenere la propria indipendenza;
2- non perseguitarlo; 
3- mantenere una buona dose di mistero;
4- lasciarlo aspettare;
5- non mostrargli le proprie ansie;
6- mantenere il controllo del proprio tempo; 
7- conservare il sense of humor; 
8- tenere sempre grande considerazione per se stesse;
9- non appassionarsi solo per lui;
10- prendersi cura del proprio aspetto fisico e della propria salute.

Tutte regole o suggerimenti certamente positivi nella misura in cui ci ricordano di mantenere ben saldo l’interesse e l’amore verso noi stesse. E’ lecito però riportare anche l’altro lato della medaglia: l’essere forti, indipendenti e sicure di sè è altresì un aspetto che può incutere timore nell’uomo; il non perseguitarlo potrebbe fargli denotare un certo disinteresse da parte nostra, quando seguiamo troppo alla lettera questa regola; mantenere il mistero su noi stesse potrebbe equivalere a non essere autentiche o a farci percepire da lui come tali.

Lasciarlo aspettare  potrebbe stancarlo, se l’attesa viene protratta oltremodo, e indurlo a cercare qualcun’altra che gli stia più vicino; non mostrargli le proprie ansie sarebbe davvero penoso per noi, precludendoci di sana pianta l’opportunità di averlo come spalla su cui piangere, oltretutto inscenando il ruolo della donna invincibile quando dentro siamo a pezzi;  mantenere il controllo del proprio tempo è una norma alla quale si possono fare piacevoli strappi, magari andando da lui per tuffarci nelle sue braccia.

Conservare il senso dell’umorismo è una buona dote, ma solo quando qualcosa ci fa divertire davvero, altrimenti scivoleremmo inevitabilmente nel sarcasmo.

In definitiva, gli uomini preferiscono le stronze?“Questo è un concetto universale” – afferma il Dott. Marco Romani, Psicologo e Psicoterapeuta.  “Anche i femminili dicono di cercare il bravo ragazzo ma poi si annoiano e si eccitano solo per i poco di buono“.

Per concludere, potremmo suggerire di vivere una storia non preoccupandosi troppo ed essendo semplicemente se stesse. In fondo è meglio perdere un uomo per avergli mostrato ciò che siamo, piuttosto che perderlo per aver inscenato un ruolo, magari quello della femme fatale.