Uomini che scappano
La sensazione é più meno quella di quando si crede di aver visto un fantasma. Ti resta nel letto la sagoma di un corpo caldo e il suo profumo. Ma di lui, neanche l’ombra. Ti restano i suoi calzini in un cassetto. Le sue romantiche mail nell’hark disk. I suoi sms nel cellulare. Stringhe di parole e filo di Scozia a cui ti attacchi con tutte le tue forze per dire a te stessa che non l’hai inventato. No, lui, quell’uomo là, fidanzato, marito, compagno, amante, conoscente, esisteva davvero nella tua vita. Ma a un certo punto: puff!
Davanti a un bivio, una scelta, una proposta, un invito, un passo avanti o solo un bacio è magicamente svanito. Roba che neanche Houdini nei suoi numeri migliori. E tu lì a chiederti come diavolo sia successo. Come è possibile che un essere umano che stava dentro la tua esistenza fino al collo o che sembrava interessato a te si sia dissolto nel nulla. Senza proferire parola. O inventando scuse agghiaccianti e improbabili. Se una cosa ti può consolare, tu non sei la sola ad aver subito l’abbandono
Uomini che scappano dalla camera da letto
Una categoria originale che sembra diffondersi a macchia d’olio è quella di uomini pronti a scappare dal sesso. Non parliamo di quelli che la mattina dopo vi svegliate e trovate il loro ologramma nell’aria, tanto sono stati veloci a sparire (vedi sotto). No, parliamo di quelli che nella vostra camera da letto proprio non ci vogliono mettere piede. O, se lo fanno, si lanciano in lunghe coccole estenuanti, abbracci koalici che vi procurano il sonno per soffocamento e parole a fiume. Ma di arrivare alla fase due, non se ne parla proprio.
E non perchè non vi desiderino (a meno di non essere gay in attesa di outing a scoppio ritardato, pratica comune negli ultimi tempi). Ma perchè il sesso o il sesso con voi é un’idea che li terrorizza a morte. Colpa della vostra lingerie bollente, dei vostri modi da cammionista, delle sue insicurezze dimensionali, dell’aggressività delle donne nel 2000? A noi non é ancora dato saperlo. Ma, a parte la frustrazione o la prospettiva lungo percorso di terapia di coppia, questi uomini, per i primi tempi, non vi lasceranno molto altro addosso.
Uomini che scappano da una relazione seria
Sono i più diffusi e esercitano la loro fuga a più livelli. Sono quelli che non sanno avere una storia più lunga di un semestre, quelli che fuggono davanti all’altare neanche fossero posseduti, quelli che piuttosto dormono in macchina ma nello stesso letto con voi mai. Sono gli eterni playboy o quelli che magari poi, alla storia dopo, si fidanzano, sposano, abbarbicano alla nuova compagna come funghi.
Il trucco per sopravvivere a costoro é di non sentirsi mai causa della loro fuga. (A meno di non avergli rovinato la vita, di non aver ucciso il loro cane o un parente, di non aver dato fuoco alla loro automobile). E di comprare abiti da sposa riciclabili per occasioni minori, nel caso decidessero di scappare proprio quel giorno lì.
Uomini che scappano dalle responsabilità
La loro frase scritta sulla fronte é: chiamami quando hai risolto il tuo problema, che ci beviamo una cosa. Eterni ragazzini, allegri discententi di Peter Pan, immaturi o solo un po’ furbi, questi uomini non fanno segreto del loro disimpegno. Per loro la relazione con un donna é tutta consumata nel binomio letto/ristorante. Meglio se ubriachi. Così quando si presenta anche solo l’ombra di un problema, dalla A di armadio da montare alla W di mondo, se mai stesse finendo, costoro riescono a sentirne la puzza e a mettersi in salvo con velocità da record. Risultato: telefoni staccati, mail senza risposta, periodi di sparizioni magiche. Probabilmente sono coi piedi a mollo alle Bahamas mentre voi siete coi piedi a mollo nel bagno che perde. Per poi materializzarsi all’orizzonte non appena il guaio è rientrato. Sprizzando sorrisi da ogni poro e proponendovi spritz in compagnia.
Uomini che scappano dalle emozioni
La tipologia di maschio vorrei ma non posso é forse la più rognosa. Sebbene costui rimanga magari fisicamente presente nella vostra vita – o almeno nell’aria, con scie di profumo, mail, cenette o pseudo relazioni – é probabilmente l’uomo capace di deludere di più. L’effetto che lasciano le storie passate accanto a persone fredde, anaffettive o solo molto spaventate da un nuovo incontro, su un organismo sano e desideroso di amore, é il corrispettivo di una gomma masticata. Voi lì a sprigionare energia, aroma, dolcezza. Lui a sputarvi in terra.
Voi a essere disponibili, a cercare un contatto, a cambiare qualcosa – capelli, vestiti, modi di fare – sperando di riscaldare l’uomo-pinguino, e lui lì, indifferente, o troppo chiuso, o sempre in trincea. Roba che reagirebbe meglio a un rito vodoo che a frequentarvi o a dirvi un ti amo. Voi entusiaste, prese, positive. Lui sfuggente, cinico, depresso. Incapace di dirvi tanti saluti per sempre. Incapace di dirvi rimani. Sospeso sulla fune dei dubbi a metà fra lo slancio – che ogni tanto regala – e il granito della sua solitudine inattaccabile. E tutto intorno, il vuoto.
Uomini che scappano… con la segretaria
Sono quelli dello scendo a prendere le sigarette. Quelli che si invaghiscono delle colleghe giovani. Quelli che per sentirsi vivi hanno bisogno di innamorarsi come un sedicenne. O quelli che, per davvero, a un certo punto, puntano gli occhi su un’altra e poi il cuore, e allora c’è poco da fare. Su questa categoria di uomini sono stati sprecati testi di genetica, corsi universitari e trasmissioni tv. A noi basta dire – e non sappiamo ancora se sia un bene o un male – che a volte, purtroppo o per fortuna, ritornano.