Uomo evanescente: come liberarsene
Le prime tre volte che ci sei uscita hai pensato: troppo bello per essere vero. E non perchè lui somigliasse a Brad Pitt da giovane. Semplicemente perchè dopo qualche bilione di appuntamenti disastrosi, ragazzi improponibili e storie finite prima di cominciare, finalmente ti sembra che le cose comincino a girare. Hai persino detto alla tua amica che non ti interessa più uscire con quell’amico molto carino di suo cugino.
Va tutto a meraviglia e persino le sue sparate in puro stile uomo tellina non ti sono sembrate poi così fuori luogo, e hai quasi voglia di pensare che finalmente sia la volta buona. Comincia tutto così.
L’abbordaggio: Lui rompe il ghiaccio in maniera magistrale
Vi conoscete in un locale, niente appuntamenti al buio, e niente patetiche presentazioni di amici di amici. Lui ti abborda senza far capire che ti sta abbordando. E’ gentile ed educato, ma allo stesso tempo si capisce dove vuole arrivare. Complice qualche drink el distanze si accorciano. Le tue amiche, due metri più in là, si danno di gomito. Esci dal locale lasciandogli il numero di telefono per pura formalità. Non speri nulla, ma è stata una bella serata. Buonanotte.
The day after
Mentre tu stai ancora smaltendo la sbornia della sera prima lui ti ha già mandato un sms. Simpatico ma non invadente, ti fa capire il suo interesse senza risultare fuori luogo. Di certo è riuscito a stupirti: non ti saresti aspettata un contatto così immediato. Ti strappa un sorriso e un appuntamento.
Il primo appuntamento
Ti porta fuori a bere (la cena sarebbe stata troppo impegnativa). Decidi che lui ti piace. Chiacchierate amabilmente per ore. E’ evidente che anche tu gli piaci.
Il secondo appuntamento
Stavolta lui rischia la cartuccia da piacione doc e ti porta in un luogo x con vista panoramica. La sera stessa andate a letto insieme e il giorno dopo puoi raccontare alle amiche che anche in quel campo lui non è da buttare via. Le tue amiche sorridono e tu anche. (Perchè non sai cosa ti aspetta)
Dal terzo appuntamento in poi
Rompete il tabu dell’incontro serale e vi vedete anche durante il giorno. Un pomeriggio in centro, una pausa pranzo, lui che ti accompagna a fare una commissione, o passa a casa tua per farti un saluto. Avete oltrepassato la sottile linea rossa: in qualche modo lui è entrato nella tua quotidianità, e non è più il tipo carino con sui sei uscita un paio di volte o con cui hai fatto sesso. La sera vi mandate il messaggio idiota della buonanotte, e lui non fa che dirti quanto gli piaci, ma senza esagerare. Lui è già il tipo carino con cui ti frequenti.
E adesso?
Per dirla in termini schietti, lui ti ha agganciata. E ben saldamente. Poi stranamente per un giorno non si fa sentire. I giorni diventano due. Il terzo giorno lo chiami tu, e lui risponde al volo dicendoti di essere impegnatissimo. Ribadisce i complimenti di default, e tu pensi che sei stata troppo ansiosa e appiccicosa, forse è il caso di darsi una calmata. Lui scompare per altri tre giorni.
E quando tu ci hai quasi rinunciato…
…lui si fa sentire di nuovo. Più trascinante e affettuoso che mai. Si scusa in quattro lingue dell’assenza, ti chiede cosa fai quella sera, e tu annulli tutti i tuoi impegni per uscire con lui. In questo momento probabilmente saresti pronta a partire per l’Antartide con lui, ma non ti sei ancora resa conto della pericolosità della cosa.
E la storia si ripete
Lui torna a scomparire, ma non lo fa mai del tutto. Quando meno te lo aspetti ti arriva un sms appassionato o una telefonata che ti fa squagliare. In questo momento infatti il tuo cervello è liquefatto, e non riesci neanche a percepire gli sguardi di disapprovazione delle tue amiche quando rifili loro il patetico resoconto dell’ennesimo sms-pacco.
In rari momenti riesci a recuperare un barlume di quell’intelligenza che un tempo ti contraddistingueva, e pensi che questa storia sta andando un po’ troppo per le lunghe: forse ci sarebbe bisogno di una svolta. Poi però leggi l’sms che lui ti ha mandato l’altroieri mattina, e pensi che non può finire così. Come se non bastasse la sera, o meglio la notte (ricorda che le due vuol dire che è notte!) lui ti chiama dicendoti che è proprio lì sotto casa tua. Non farlo salire sarebbe una crudeltà da autentica strega. Senza contare che non aspettavi altro.
La diagnosi
Ti stai aggrappando all’idea che se davvero lui non ti volesse sarebbe scomparso del tutto. Invece continua a fare capolino nella tua vita di continuo. Magari sta solo passando un periodo molto pieno di impegni.
Noi, amica, ti diciamo che non è affatto così. Nella migliore delle ipotesi i suoi impegni più pressanti sono altre due fanciulle a cui riserva un trattamento simile al tuo. La sua è stata un’operazione chirugica: ti ha agganciato e lo sa bene, e ogni tanto dà una strattonatina all’amo per sentire se sei ancora lì. E tu puntualmente sei proprio lì, dove lui si aspetta che tu sia: vale a dire a sua disposizione. Sempre. Lui si è creato un ottimo parcheggio. Il parcheggio sei tu. E non è bello essere un parcheggio!
La cura
Da che mondo è mondo, l’uomo che è aduso palesarsi sotto casa tua dopo l’una di notte (dopo essere scomparso per giorni) non è degno di essere chiamato tale (a meno che non abbiate litigato due ore prima e lui non sia corso in ginocchio da te a chiederti scusa).
Sai già cosa devi fare. Se nella tua mente una vocina scema continua a dirti che in fondo gli piaci e forse piano piano riuscirai a conquistarlo veramente, vai dalla tua migliore amica, e chiedile di darti due schiaffi. Magari recuperi la ragione.