I consigli contenuti in questo servizio sono tratti dal libro Amici, nemici, amanti possibili , di Fausto Manara (Sperling & Kupfer).
Fausto Manara, psichiatra e psicoterapeuta. È docente di psicoterapia all’università di Brescia ed esperto di problemi di coppia. Scrivetegli a [email protected]
Sabato mattina: comincio la giornata con un sorriso
È sabato: che bello prendersela comoda tra le lenzuola, cercarsi, darsi il buongiorno con un sorriso o una frase gentile. Non si tratta di dettagli. Alla coppia, infatti, dovrebbe essere sempre dedicata una cura speciale. Preservandola da inutili seccature, con piccoli gesti quotidiani che rafforzano la sintonia.
In particolare, è importante che lo tengano presente tutti quelli che sono così insicuri da essere annoverati tra i permalosi, i cui comportamenti non vanno certo nella direzione giusta. Per loro, la tentazione di lasciare che il broncio sia lo strumento irrinunciabile con cui esprimere una sensazione negativa è davvero irresistibile. Anche se sanno bene, per le esperienze già vissute, quanto sia un atteggiamento che allontana e non favorisce la serenità. A loro deve essere indicata almeno una semplice precauzione: fare in modo che quello stupido comportamento, tenere il muso, venga interrotto prima di andare a letto. Chissà che, così, si riesca ad aprire lo spazio a una prospettiva più allettante e propria degli amanti: l’intimità.
Sabato mattina: coltiviamo ognuno il proprio hobby, dopo sarà bello ritrovarsi
Il weekend, per molti, è l’unico spazio della settimana in cui ci si può impegnare, senza affanno, nell’attività fisica preferita. Lui desidera dedicarsi ad altro? Nessun problema, ci si ritroverà più tardi, all’ora di pranzo. Essere coppia, infatti, non vuol dire chiudersi in un legame che impedisce qualunque movimento in autonomia. Se le cose stanno così, è importante mettere in campo tutte le misure opportune per liberarsi dalla dipendenza reciproca. Dietro, possono esserci meccanismi psicologici che ci si porta dietro dall’infanzia, ma è indispensabile vigilare con molta determinazione perché non invadano troppo la vita a due.
Una contromisura pratica? Riorganizzare il rapporto in modo che i rispettivi spazi liberi trovino il necessario rispetto. Solo così, infatti, ci si muoverà nel segno del piacere, della condivisione. E il ritorno a casa, dopo che ciascuno ha potuto dedicare una parte del tempo al proprio hobby, sarà molto più gradevole.
Sabato pomeriggio: gli parlo dei miei sentimenti profondi
In questo weekend, che sia durante una passeggiata al parco o sul divano di casa, invece di parlare solo di questioni pratiche, ci si può fare un regalo prezioso: mettere a nudo il proprio cuore. Non è possibile, infatti, seguire la strada della vita a due se si tengono nascosti i sentimenti. È necessario sapere ciò su cui si può contare, che cosa prova il partner per noi, quanto siamo nel suo cuore e nella sua mente.
Attenzione, però: la libertà di svelare i sentimenti non dà via libera solo a quelli positivi, amorevoli. Permette di esprimere anche quelli negativi, di malumore e fastidio. Rivelazioni, queste, che sono un’occasione per guardare alla relazione con occhi disincantati, fuori dalle coperture di comodo e dalle menzogne. È un buon punto di partenza per vivere il presente e progettare il futuro alla luce di una ragionevole conoscenza di ciò che pulsa nell’intimo dell’altro, offrendogli la stessa opportunità di sapere molto del nostro mondo emozionale. Occorre però essere entrambi disponibili a questo. E pronti ad accogliere ciò che anche di poco gradevole potrebbe venire svelato, accettando la chiarezza dell’altro come espressione di lealtà e non come una critica senza appello. È evidente che ciascuno dei due terrà custodito qualche segreto, ma farà parte dell’area del riserbo e non di quella della censura.
Sabato pomeriggio: mostra o cinema? Condivido un mio interesse con lui
Lei andrebbe solo per musei, lui sbadiglia alla terza scultura? Attenzione a non irrigidirsi troppo né, soprattutto, pretendere di cambiare le inclinazioni dell’altro. Questo sabato, allora, si decide di fare qualcosa che incontri i gusti di ciascuno. Per evitare inutili tensioni, infatti, occorre prendere atto che il partner che si è scelto rimarrà sempre se stesso, con i suoi pregi e difetti. Questi ultimi, semmai, con il passare del tempo, potranno persino prendere contorni più netti, ma il quadro complessivo, nella sostanza, rimarrà quello che conosciamo. Al massimo, si può sperare che il nostro compagno si adegui un po’, avvicinandosi al nostro ideale.
Non accettare che questo sia l’unico obiettivo raggiungibile è solo un modo per negare la realtà. Se si galleggia nell’illusione che il partner possa cambiare non sarà possibile essere soddisfatte da quello che ci propone nella realtà. È l’autentica accoglienza che, sola, porta alla condivisione intensa della vita e, perché no?, alla prospettiva di essere amanti, rispettosi delle diversità e delle specificità di ciascuno.
Sabato sera: lascio spazio al desiderio
Dopo un pomeriggio in giro, che bello ritrovarsi a casa per dare spazio al gioco, al desiderio, al piacere. Bisogna però tenere a bada nemici come la ripetitività, l’abitudine, le tensioni del vivere quotidiano. I veri amanti, infatti, vivono il sesso come un’esperienza allo stesso tempo fisica, psicologica e affettiva. Solo così traggono le energie perché il desiderio non perda un posto privilegiato.
Domenica: cerco la complicità
C’è un’ombra lunga che si stende su tutti gli ostacoli alla serenità della coppia: l’ipocrisia. Cioè quell’insieme di atteggiamenti che sembrano assicurare il quieto vivere e garantire un’immagine positiva all’esterno. In realtà, per vivere bene in coppia ci vuole coraggio. Il coraggio di essere onesti, di rischiare il confronto, di aprire all’altro il proprio cuore, di non farsi demotivare dalla crisi della passione, di infischiarsene dei giudizi altrui.
Cancellare dal vocabolario della coppia la parola “ipocrisia” e sostituirla con altre come “lealtà”, “coraggio”, “complicità” è una misura fondamentale di protezione verso tutto ciò che mette la vita a due sotto la cappa della menzogna. Perché dove prevale la falsità nei sentimenti, nei comportamenti e nell’espressione di sé, non c’è alcuna possibilità di vivere la magnifica esperienza degli amanti.
Domenica: non prendo impegni con i genitori. Né con i suoceri
Si sono scelti, hanno fatto l’amore, ci hanno messo al mondo senza che noi lo chiedessimo. Basterebbe questo per chiedere ai genitori di non interferire nel nostro percorso adulto. Certo, ci sono legami affettivi che ce li fanno sentire vicini, ma l’intimità emotiva è tanto più forte quanto più non è contaminata da obblighi o invasioni.
Lasciare i genitori a casa loro è una misura tutt’altro che accessoria per vivere la propria avventura senza pesi superflui. Così si eviterebbero costrizioni, consigli non richiesti, liti per causa loro. E si crescerebbero i figli fornendo loro gli strumenti per l’autonomia che a noi non sono stati dati. Non dovremmo scordarlo, ma se fossimo di memoria corta, alcuni post-it nei punti stratetigici della casa ci aiuteranno a ricordare che, questo weekend, siamo tutte per lui.
Amici nemici amanti possibili – Come sopravvivere ai peccati capitali della coppia , di Fausto Manara
Sperling & Kupfer, 17,50 euro
Perché noia, solitudine e risentimento sono così diffusi anche fra le coppie che hanno conosciuto la passione e fatto progetti di vita? In questo libro Fausto Manara attinge alla sua esperienza di psicoanalista e terapeuta di coppia. E offre le linee guida per ritrovare la complicità e l’intimità degli amanti.