«Noi non possiamo che invecchiare, ma tutte le tue fidanzate diventano sempre più giovani», canta Selena Gomez in Younger and Hotter than me, una ballata dedicata all’ex che le ha spezzato il cuore “sostituendola” con una ragazza più giovane (nel suo caso, una serie). Anche se il singolo fa parte di un album uscito da poco meno di due settimane, il testo è già virale e basta fare un giro sui social per trovare le prime magliette con le frasi stampate o intere discussioni riguardo il suo contenuto.
Nel brano la cantante ricorda una relazione adolescenziale, in cui l’ammirazione per il partner l’ha resa cieca sulla sua vera natura. Dopo anni dalla fine, lui frequenta solo ragazze bellissime e giovanissime, mentre lei non è che un’ex dimenticata: se quando stavano insieme anche lei era giovane e ingenua, ora si sente come a una festa in cui è la più vecchia della sala («All of the girls at this party are younger and hotter than me»).
Un testo breve e leggero che però risuona per molte di noi, come dimostra la sua velocissima scalata nelle classifiche. Anche alle più strenue hater di Selena, infatti, è familiare l’amara sensazione di essere state rimpiazzate. Ma c’è di più: quello che si prova quando un partner ci preferisce una ragazza più giovane e bella (o che così ci sembra) è un dolore che non ha a che fare con l’uomo in questione, né con la relazione, e per questo è tra i più difficili da affrontare. Per molte di noi, è il primo segnale che non saremo giovani per sempre. E che in questa società, per chi non è (più) giovane e bella, non c’è posto.
Younger and hotter than me, io come Selena
Io ci metto la faccia: dalla mia rottura con l’ex dell’adolescenza sono passati anni e ormai affronto tutti gli update non richiesti sulla sua vita, che tutti si sentono in dovere di riferirmi, con rassegnazione. Nessun fastidio, nessuna volontà di saperne di più, come i saluti reiterati di un parente lontano che ho conosciuto solo da bambina.
Marta invece è il mio primo pensiero quando fisso lo specchio pizzicandomi la pelle per vedere se con meno ciccia starei meglio. Tra me e lei, la ragazza con cui mi ha tradito, in realtà non c’erano nemmeno tanti anni (né, credo, tanti chili), eppure per me il messaggio era chiaro. Non solo non ero più amata e desiderata, non ero nemmeno più bella, giovane, interessante. Al mio posto c’era una ragazza più giovane, bella, magra e persino più intelligente (dopo ore di vero e proprio stalking online ho scoperto che studiava in un’università a numero chiusissimo).
Dal cuore spezzato al calo di autostima
Le sensazioni di cui canta Selena Gomez le conosco bene. L’autostima a terra e l’autocommiserazione – l’incolparsi per essersi mostrate vulnerabili, per essersi lasciate invecchiare, imbruttire e pure aver creduto ad un uomo che chiaramente non ci valorizzava. Quando si attraversa questo tipo di rottura, la fase dell’auto-annientamento è una delle più comuni. Lo provano le storie che si trovano ovunque sul web, dalle richieste che affollano i forum fino alla nostra Posta del Cuore. Non si cerca di riconquistare il partner perduto, di cui anzi si è perso completamente il rispetto, quanto di capire se davvero quella “sostituzione” in amore sia l’inizio della nostra fine.
«Il punto sta proprio nel modo in cui spesso pensiamo al momento in cui l’ex partner inizia a frequentare una persona nuova», mi spiega la psicologa specializzata in relazioni (e autostima) Elena Carraro. «Ci si può sentire, per l’appunto, sostituite, come se la nuova compagna fosse stata scelta perché “migliore” di noi in termini assoluti. Nel paragone che spontaneamente si crea in questi casi mettiamo sotto i riflettori le nostre insicurezze».
Quando la persona con cui ci confrontiamo è una donna significativamente più giovane, facciamo contatto con la nostra età e con l’idea dell’invecchiamento, tema che per le donne è ancora permeato da sentimenti negativi. «Ancora oggi viene veicolato il messaggio che per le donne perdere la giovinezza equivalga a perdere valore. E se una parte di noi crede a questa storia, essere lasciate per una donna più giovane può diventare una conferma».
Se l’insicurezza diventa ossessione
Poi, nella maggior parte dei casi, inizia l’ossessione: le ore passate sui social per vedere che posti frequenta lei, dove compra i vestiti, come si trucca, che taglio di capelli ha. Se io e Selena siamo finite in una spirale di autocommiserazione, sono tantissime le storie di donne che hanno sviluppato una vera e propria ossessione per la nuova partner del loro ex.
Ma come illustra Carraro, questa risposta è in realtà un tentativo disperato di tenere la situazione sotto controllo. Quando si viene lasciate, specie se all’improvviso o con motivazioni vaghe, una delle prime reazioni è cercare di capire se la scelta dell’ex partner è dovuta a nostre mancanze.
«Nel periodo che segue la fine di una relazione importante è comune sentirsi più vulnerabili e insicure», chiarisce l’esperta. «A questo si aggiunge la narrazione che la società fa delle relazioni: spesso crediamo che essere scelte come partner da un uomo ci dia valore; allo stesso modo, possiamo convincerci che essere lasciate o “sostituite” ce lo tolga».
Investire tutte le nostre energie per migliorarci è un modo per contenere il timore di non essere abbastanza. «La nuova partner può diventare il modello a cui più o meno consapevolmente facciamo riferimento in questo tentativo perché, essendo stata scelta dallo stesso uomo che precedentemente aveva scelto noi, tendiamo a considerarla “oggettivamente” migliore di noi».
Younger and hotter than me: dire addio alla competizione
Di oggettivo non c’è proprio niente, e cominciare a riprendere in mano la propria vita staccandosi dal cellulare e dalle ricerche compulsive (e dannose) è il primo modo per tornare a stare bene.
Riconoscere che questi comportamenti sono tanto tipici quanto irrazionali è il primo modo per smetterla di attuarli, e tornare a stare bene. E per farlo, dobbiamo riscoprire una verità che sotto sotto conosciamo tutte, ma che fatichiamo a tenere a mente. Noi donne non siamo in competizione l’una con l’altra, c’è posto per tutte: in amore, sul lavoro, nei party di cui parla Selena e sui social.
«Veniamo incoraggiate a guardarci come nemiche, specialmente quando in gioco c’è l’apprezzamento maschile, e molte delle nostre insicurezze derivano da qui», conferma l’esperta. «Ma dobbiamo impegnarci a guardare sia le altre che noi stesse come esseri umani e a riconoscere il valore nella nostra unicità. Facendolo, ci apriamo alla possibilità di sentirci intrinsecamente abbastanza e di affrontare ogni fase della nostra vita con questa certezza».